1. milleducento a montepascolu


    Data: 23/10/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: valeriogr, Fonte: Annunci69

    ... vero, si è inventato tutto"ridacchia il compagno di tinozza.
    
    "Cavolo è vero se vi ha raccontato dell'inculata!"
    
    L'attenzione di tutti è sul giovane, che si immerge anche lui nella tinozza con Guido. "Vi ha detto che ce lo siamo fatto allo spiedo?"
    
    "Allora è vero?" insiste il vicino di bagno.
    
    "Si”. “Noi abbiamo visto la porta semi aperta e ... " Vincenzino continua il racconto con nuovi particolari "Alla fine l'abbiamo lasciato lì con culo e bocca pieni! Da come si dimenava mi sa che gli è anche piaciuto!" Finisce il racconto il giovane.
    
    Ad ascoltare in silenzio e sbigottiti non solo i commilitoni ma anche il capitano e il signore del castello.
    
    I militari con calma salgono le scale per raggiungere le camere di Bernarda ed Ermia, ma alcuni vanno nell'altra stanza e non disdegnano affatto le cure del corpulento Gustavo.
    
    Alla sera a cena nel mastio dopo che la cuoca e cameriera ha servito a tavola, esce ritorna alla sua casupola, e viene issata la scala. Assieme al signor Lisantro restano i soliti fedelissimi i due capitano e altri tre o quattro militari.
    
    Celso racconta ai presenti quelle che aveva ascoltato al bagno, uno dei militari annuisce "Me l'hanno raccontato anche a me."
    
    Tutti ridacchiano e commentano il culone nudo del curato, la sera come spesso succede in inverno finisce da ubriachi.
    
    Venerdì mattina un uomo ben vestito si presenta in chiesa dal curato e dopo che ha terminato le funzioni del mattino entra con lui in sagrestia.
    
    Porgendo ...
    ... una busta al curato "Santa giornata curato, questa è per lei, mi è stato dato ordine di aspettare la risposta io ora sono fuori e aspetto" Così dicendo si gira ed esce, anche se vestito da messaggero si capisce dai movimenti che è uno dei militari del Conte.
    
    Il curato apre con fretta la busta chiusa con le cera lacca con sopra un timbro con un castello.
    
    Dentro un bel biglietto rigido ben scritto
    
    Al curato Don Bonoso della chiesa di San Giovanni di Montepascolu,
    
    Ho il piacere di invitarla al mastio
    
    Sabato sera per una cena
    
    per poter meglio chiarirci prima dell'imminente Santo Natale.
    
    Conte Lisantro di Querciabella Signore del Castello di Montepascolu
    
    Il Curato gira e rigira il biglietto di invito, cosa sarà questa novità, tra i due non correva una buona amicizia perché il curato vantava la proprietà della fonte vicino all'edicola di Sante Cecilia.
    
    Il curato non solo la voleva di proprietà della chiesa, come l'edicola stessa, pretendeva che i soldati andassero ad esigere la dovuta tassa ai pastori e portassero a lui il ricavato, Il Conte non ne voleva sapere anzi una volta dei suoi soldati si erano permessi di chiedere il dovuto al piccolo gregge del curato.
    
    La disputa è andata avanti per anni finché il conte non ci mise una pietra sopra. Nel vero senso della parola, alcuni dei suoi uomini fecero rotolare dei grossi massi di pietra sulla fonte rendendola inutilizzabile dal bestiame ora ci andavano a bere solo starne e fagiani che il conte cacciava ...
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