1. Tea la mia vita del ca...zo


    Data: 17/07/2019, Categorie: Etero Autore: Bastino9

    ... tutto pieno di graffiti e bandiere sfilacciate . Stavamo parlando quando vidi passare un tipo alto magro, con un volto lungo ed un mento importante, con gli occhiali che stonavamo terribilmente con la conformazione del viso, aveva i capelli castano chiaro lunghi e tirati all’indietro, lo trovai immediatamente antipatico. Ci guardò mentre continuava a camminare e se non fosse stato per Enrico che l’aveva chiamato non si sarebbe fermato, ci avvicinammo ed Enrico gli disse . Mi puntò gli occhi addosso scrutandomi dentro e fuori, mi sentii terribilmente a disagio, chiese ad Enrico dopo aver detto ciò mi fissò di nuovo intensamente lasciandosi scivolare ambiguamente la lingua sulle labbra.. Certamente ero sistemata meglio di prima, avevo una camera da dividere con Enrico, avevamo un letto pulito e servizi igienici vicini e poi Enrico aveva mantenuto la parola si stava comportando correttamente e non aveva cercato di approfittarsi sessualmente di me. Vivevo già da molti mesi in quella comune con Enrico quando un lunedì vidi un gran movimento di persone nuove, Enrico mi spiegò che c’era una importante manifestazione alla quale lui e tutti gli altri dovevano partecipare pertanto sarebbe stato via per una settimana. Partirono il mercoledì pomeriggio, la manifestazione si sarebbe tenuta dal giovedì alla domenica e sarebbero dovuti rientrati il mercoledì successivo. Io ero rimasta sul posto con altre due ragazze ed Andrea. Quella stessa sera Andrea venne nella mia camera: andò via ...
    ... sbattendo la porta. Io non andai da lui ma lui poco dopo ritornò si avvicinò rapido e mi sibilò in faccia: non ci fu nessuna risposta, mi afferrò per una mano e mi trascinò in fondo al corridoio dove c’era la sua camera con la porta aperta, mi spinse dentro e mi scaraventò su una sedia. , si alzò e fece il giro del tavolo ci si appoggiò sopra proprio di fronte a me, e restò a fissarmi con quei suoi occhi castani mettendomi a disagio, allungò il braccio e con le dita della mano mi spostò una ciocca di capelli che mi ricadeva ribelle sul viso. Feci uno scatto indietro con la testa, lo guardai aggressiva mi alzai e stavo per andare via ma lui mi afferrò il braccio e mi attirò a sé con forza tanto che andai a sbattergli contro: il suo viso contro il mio, sentivo il suo alito caldo impastato di tabacco così facendo mi sfiorò il seno così dicendo mi prese il volto tra le mani e mi baciò ma io tentai di mordergli il labbro, gridò e mi respinse fissandomi rabbioso così dicendo mi trascinò in una vicina camera attrezzata ad uso personale come scannatoio. Mi gettò sul letto come se fossi una sacco di patate, ero atterrita, spense la luce e cominciò a svestirsi avvicinandosi a me lentamente. Mi fece alzare con un tono di voce perentorio, secco e duro, sollevò il braccio e a mano aperta mi assestò uno schiaffo pesante poi mi ordinò . Ero impaurita mi stava per violentare, come facevo a dirgli che nonostante avessi diciannove anni ero ancora vergine?, SI ero vergine!. Tutte le mie esperienze ...
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