Ho tanta voglia
Data: 21/07/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Bollentispiriti
... riservato. Un perfetto gentiluomo, allegro, ma romantico e così ti ho preso. I primi tempi ti sei fatto guidare da me, anche se ne sapevi già molto per conto tuo. Hai preferito che fossi il tuo mentore. Ed io, felice, ho colto il tuo magnifico fiore e ho estinto i miei desideri. Tu hai lasciato che ti adorassi come un dio greco. Ti ho posseduto in tutti i modi, con tutte le perversioni che un uomo può attuare.Con tutto l'amore che, pian piano, è venuto fuori dal nostro rapporto. E quando mi hai conquistato, mi hai irretito, mi hai soddisfatto, mi hai plagiato, solo allora hai deciso di passare al contrattacco. Hai sottilmente atteso che fossi così pieno di te da gradire che fossi tu a montarmi e così ho lasciato che mi cavalcassi come sai fare tu, senza sella, senza freni, addomesticandomi ai tuoi voleri. Tu, magnifico cavallerizzo nella brughiera del mio spirito sempre in subbuglio. Mio "Asha Manetoo"! Quante volte ti accarezzo, dolcemente. Ti sussurro delicati apprezzamenti delle tue fattezze, dei tuoi pettorali, del tuo ventre piatto, delle gambe muscolose, finché non arrivo al tuo inguine, al frutto saporito del mio desiderio, al cannolo pieno di crema ancora non montata. Adagiato sul tuo ventre, lo bacio, facendo scorrere le labbra dal rigonfiamento dello scroto, ruvido e rugoso, su, lungo il dorso della canna, fino al frenulo che lega il pene al glande. Più e più volte, finché non si accresce, non assume quelle dimensioni ideali per il prosieguo. Ti accarezzo i ...
... capezzoli, mentre rizzi il tuo brando. E finalmente mi accosto alla tua cappella, umidiccia, salata. La lingua,con le avide papille, gusta il tuo umore, il tuo sapore di muschio. Benedico la tua benevolenza, fino a passare dai baci alle leccate, per finire con assumere il grosso corpo carnoso nelle mie fauci desiderose di provarne la consistenza. Com'è duro il tuo attrezzo. In confronto al mio è acciaio, mentre il mio è molto più duttile. Ti spalli contro il doppio cuscino e incominci a mugolare di piacere. Affanno, osservando il tuo piacere, e raddoppio gli sforzi per acuirlo. Ma tu, dopo avermi preso la testa, comandando il movimento della mia bocca sulla tua scimitarra, mi stoppi, snudando l'arma bianca e respingendo la mia impulsività. Sei tu a comandare e non vuoi perdere nulla del godimento che ti sei costruito. Mi distacco da te, mentre soffi sul glande e ti sforzi di rinviare l'eiaculazione. E ci riesci a meraviglia. Medice cura te ipsum! E lo fai con estrema cura. Mi abbandono, disteso al tuo fianco. Mi baci appassionatamente, mentre l'omero contiene il mio corpo abbandonato contro il tuo petto. Avverto che il tuo braccio scende dietro le mie spalle e mi raggiunge in quel posto in cui presto vorrai avere udienza. E sai che ti sarà concessa. Le tue dita agili trovano l'apertura indifesa che si prostra ai tuoi desideri. E la profani, prima con dolcezza, misurandone l'apertura per poi appurarne la profondità. Mi rilasso concedendomi ai tuoi desideri, mentre il mio tubero sul ...