1. Ho tanta voglia


    Data: 21/07/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Bollentispiriti

    ... apprestandoti al tuo numero preferito. Un magnifico 69. Adagiato di lato, distinguo in primo piano il turgido sesso che si protende verso la mia bocca, mentre la borsa dei tuoi gemelli è anch'essa ridotta al minimo essenziale. La tua selva inguinale mi sfiora la bocca, mentre l'addome, plastico, si tende nella forma della tartaruga. Più su, il tuo petto è abbellito dai capezzoli altrettanto turgidi. Lontano, quasi all'orizzonte, imbocchi il mio cannolo. Lo sorbisci, succhiandomi tutto il contenuto delle mie vertebre . Anch'io mi dedico al tuo piacere, anch'io spompino, succhio, bacio,ripasso il tuo prepuzio, lo batto con la punta della lingua, finché non cerchi di tirarmi all'orgasmo. "Nooo!" grido, temendo di perderti. Una botta sugli appendicoli mi fa torcere di dolore. Mi sembra che i testicoli siano rientrati e mugolo senza fiato. Guaisco come un cane bastonato. Ma tu ci sai fare e, mentre stringo le cosce, con le mani fisse nell'inguine, mi accarezzi il sedere e cerchi di lenire il mio strazio. Finché mi calmo, tremando ancora. Ti avvicini a me. Anche la tua erezione non è più quella di prima. Mi getto sul tuo batacchio e lo imbocco. "Piano, mi fai male...!" mi dici. Io vorrei risponderti: "Non sai quel che mi hai fatto passare tu?!". Quasi leggendomi negli occhi, pronto, continui: "L'ho dovuto fare...Stavi arrivando e non potevo toglierti il piacere di continuare." "Lo so, amore mio. Hai fatto bene. solo così potevi arrestarmi. Soltanto che è molto doloroso. " "E ...
    ... credi che non lo sappia? Sai quante volte ho dovuto subire quell'umiliazione?". "Non mi va che mi parli di altri.." sostengo. "Quanti ne hai avuti anche tu? Te l'ho mai chiesto? Io ti accetto così come sei. La perfezione non è di questo mondo. Ci amiamo: e questo basta." "Hai ragione. Spero solo che possa continuare a lungo." "Continuerà, continuerà..." mi soffi sul viso, mentre t'accosti per baciarmi. Ti sono al collo e ti stendo sotto di me. Mi lasci fare, come se fossi il cane chefa le feste al suo padrone. Ridi, mentre ti smanaccio, ti prendo, ti lascio, ti stiro. Ti abbraccio, il petto contro il tuo dorso. Posizione delicata che prelude a sviluppi arditi. Ti gioco il sesso che s'ingrossa nella mano. La mia asta è rigida, pronta all'attacco. Tu la senti, la strofini con le chiappe. Siamo di lato sul giaciglio; ancora un poco e saremo un "unicum". Non ti tiri indietro, sei deciso, sfrontato, mi aizzi col tuo sedere. Me lo prendi con le chiappe e lo lasci andare. Ti sono addosso e fremo. Continui il gioco. Allora tendo la mia arma che s'inonda di liquido prostatico. Lo arresto nel suo vibrare dal desiderio che lo scuote. Ansimo sula tua spalla. Tu giaci aprendoti il più possibile. Accarezzo le crespe dell'ano, prendendone le misure. Ah! Innesto la marcia e tu non fai altro che accoglierlo. Un leggero scotimento segnala che il tuo corpo ha avvertito l'assalto. Ora spingo, tenendo ferma l'asta nel senso di marcia. I tessuti cedono progressivamente alla pressione. Mi agevoli ...
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