Ho tanta voglia
Data: 21/07/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Bollentispiriti
... dilatando i glutei con le mani. Un'ultima spinta e l'asta penetra, scivolando all'interno. Ti accosti di più al mio inguine, tenendoti ancorato ai miei fianchi. La posizione è giusta, l'apertura è massima. Avverto il calore intimo dell'intestino sul mio cannone. Un sollucchero mi scioglie il cuore, mentre l'uzzolo di andare oltre già mi pervade. Non posso fermarmi solo a godere del momentaneo possesso. Ti ho invaso, ma ora ti devo sconfiggere, umiliarti, sentirti...mio.Ti sto scopando. Il tuo corpo mi desidera ed io desidero te. Ti muovi col bacino, mentre cresce la mia voglia di possederti. Ti agiti, fremi, mi assecondi, mentre io non posso più frenarmi e stantuffo, stantuffo...stantuffo. Fino a sentirmi invadere la testa da un calore che dalle guance sale ...sale sino alla radice dei capelli. Ti fotto, ti fotto, ti fotto... e tu sei irrefrenabile nell'adeguarti al mio stantuffo. Pare che sia tu a pestarmi e non io, tanto ti agiti... Ansimiamo, sfiatiamo...! Grufoli come un maiale, mentre io accelero, istigato dai tuoi rantoli. Sto per giustiziarti, ma, strano, sei più vitale di me. Quasi non ce la faccio più ad andare su e giù, mentre tu avanzi e indietreggi, infilandoti e sfilandoti dalla mia biella. Sei tu che comandi. Odo una voce che urla: "Ancora, ancora, ancora...!". Me lo ordini imperiosamente, ma io non ce la faccio più e chiudo gli occhi, abbandonandomi ad un moto scomposto. Avverto l'attrito del tuo corpo. Mi pare di scoppiare. E infatti esplodo. Una due, tre ...
... quattro, cinque, sei volte...in diminuendo continuo, arrestandomi sfinito sul tuo groppone. Ti muovi a destra e sinistra, mentre i miei occhi ormai sono serrati. L'affanno mi distrugge e sento una sonnolenza che mi attanaglia. Galleggio leggero nel mio paradiso, mentre ti sfili da sotto facendomi ricadere a faccia in giù. Non so, né m'interessa, cosa tu faccia. Ahiaaa! Un dolore lancinante mi sveglia dal torpore. Il tuo muggito pare un ringhio, un ruggito. Mi atterrisce. Ma ancora di più è il tuo pistone che mi dilata, mi penetra. Mi trapassa senza pietà. Il tuo spiedo vuole vendetta e sa con chi prendersela. Non posso né voglio difendermi e... Sono tuo! Il tempo non ha più senso. Ancora! Godo, oh quanto godo! A più non posso, irrefrenabilmente. Lo trattengo a stento, stingendogli le reni con le mani. La carne combatte nel rovello fra il timore e il desiderio di essere devastata nella intima natura. Cede all’assalitore che penetra sempre più a fondo. La sensazione è quella di subire l’affondo di un coltello nelle viscere. La lama bianca provocava l’intensa sensazione di calore che risale dall’addome fino al cuore, fino alla gola, fino al cervello. Ogni ostacolo è superato. Nego la volontà di oppormi. Si alternano ondate crescenti d’incommensurabile piacere, insieme a repressa, latente, profonda nausea. Non ho il tempo di soffermarmi sui miei patimenti, mentre gioisco dell’opera della trivella che scandaglia i visceri; col suo moto continuo risale e sprofonda. Scende, oh, come ...