1. La principiante


    Data: 22/07/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: intense

    ... al volo.
    
    D'istinto, non appena uscì da camerino, mi venne da avvicinarmi a lui e di appoggiare il mio seno contro di lui, con un sobbalzo e quasi spaventato, si spostò guardandomi male. Il mio titolare se la godeva tutta da dietro il bancone. Il cliente fece i suoi acquisti e uscì di corsa.
    
    Terminate le pulizie e servito il gay, mi feci forza e andai dietro il bancone per pulire e riordinare gli scaffali delle cravatte.
    
    Subito dopo Lui si avvicinò a me e da dietro mi infilò una mano in mezzo alle gambe per sentire gli umori della mia passerotta. Ero bagnatissima, l'aver tolto le mutandine, la "visita" del cliente di prima e adesso la "visita" del mio padrone, mi avevano eccitato da morire. D'istinto allargai leggermente le gambe.
    
    "Brava Linda, fai il tuo dovere, fatti bagnare per bene. Chissà che oggi non tocchi a te avere un orgasmo. Ma no, cosa sto dicendo, prima devi imparare tante altre cose e poi forse capiterà anche a te. Per adesso niente". Ritrasse la mano bagnata, me la avvicinò alla bocca e me la fece pulire con la lingua. Ero agitata e sentivo la passera umida che colava in mezzo alle gambe.
    
    Con le dita bagnate dei miei umori e della mia saliva mi fece girare e mettendomi a 90 gradi sul bancone, alzò la gonna, allargò le chiappe e infilò due dita in un colpo solo nel mi culetto. Sentii subito male, le tolse e le rimise dentro per almeno 20 volte. Tutte le volte mi sentivo riempire l'ano, provavo fastidio ma anche eccitazione. Mi disse che dovevo ...
    ... fare le prove e camminare, che lui mi voleva così. Mi fece alzare il busto e pizzicandomi il sederino con la mano sinistra mi fece fare due passi, sempre con le sue dita infilate nel buchino.
    
    Non riuscivo a pensare, ero talmente presa e dolorante che non capivo nulla. Cominciai a camminare e al secondo passo, iniziò a far ruotare le dita al mio interno.
    
    "Brava Linda, proprio così, oggi faremo lezione di culetto spaccato". Mi fece ritornare al posto di prima, aprì il cassetto del bancone e tirò fuori un pennarello indelebile rosso. Mi fece sporgere con il culetto ben in fuori e con il pennarello sentii tracciare alcuni cerchi attorno al mio buco. Sentivo solletico ma anche fastidio, prese il pennarello lo infilò nel solito barattolo di cera, lo bagnò bene e me lo infilò nel culetto.
    
    Lo sentii penetrare in profondità, rimase fuori il tappo. Mi veniva da spingere, ma non me lo permise, prese un elastico grosso e facendolo passare attorno alle mie gambe, lo attaccò al pennarello, tenendolo ben fermo e infilato dentro di me.
    
    "Linda, oggi, per il tuo bene, starai tutto il giorno con un oggetto nel culetto. Per oggi non ti insegno null'altro, non provare a togliertelo perché mi vedrei costretto a -farti usare- da mio cane, e proprio non voglio". Capii immediatamente cosa mi dovevo aspettare, ormai ero io un oggetto per Lui. Un oggetto di sfogo e divertimento sessuale.
    
    Mi avrebbe fatto tutto quello che voleva e avrei dovuto subire e accettare senza ribellarmi. Mi abbassò ...
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