1. Ricordi ferragostiani - cap.1 di 2


    Data: 24/10/2017, Categorie: Tradimenti Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    ... lontano dai nostri. Con la coda dell'occhio mi parve di vedere che stessero anche loro con degli uomini, ma non me ne curai molto, ero troppo preso da Marzia. Neanche della presenza del marito mi curai. Ero proprio rapito da lei, nel senso più erotico possibile, cioè anche se mi avesse parlato di poesie e di musica se io la guardavo pensavo solo ed esclusivamente a fare sesso con lei, immaginandomela stesa sul letto o in piedi, dentro qualche cabina usata come spogliatoi nella spiaggia, o in macchina, o all'aperto, l'importante era per me solo farci sesso.
    
    Mi piaceva tutto di lei. Facile dire che aveva un bel seno ed un bel culo, ma lei non mi stordiva solo con queste doti, mi facevano impazzire le sue mani e come le muoveva, la sua bocca, il suo modo di sorridere, i suoi sguardi penetranti, i suoi piedi che con impertinenza si strofinavano tra i granellini di sabbia e persino quel modo di tenere annodato un leggero pareo sui fianchi. Sembrava doversi slegare da un momento all'altro e scivolare giù. Io lo speravo, come se sotto non avesse anche la parte inferiore del bikini.
    
    Credo di non essere stato molto attento a lanciare i miei gestuali segnali di interesse erotico verso di lei, anche se non mi sembrò che lei li captasse, perché di li a poco quando una delle amiche di prima venne a chiamarla non ricordo più per quale ragione ed io rimasi solo con il marito, Giorgio mi disse, con un sorriso pieno di orgoglio “Mi pare che mia moglie ti piaccia o sbaglio? L'hai ...
    ... guardata con certi occhi!”
    
    Ammisi “Si, complimenti, è proprio una bella donna tua moglie”
    
    Mi sentii in imbarazzo quando, alzando il suo sguardo verso i miei occhi dopo aver fissato più in basso, con un'aria sorniona mi disse “Mi sono accorto che ti piace, però penso che se ne accorgeranno tutti se non copri in qualche modo la tua erezione”.
    
    Non me ne ero accorto ma il mio uccello, teso al massimo, non solo aveva rigonfiato il costume mostrando la sua sagoma ma aveva addirittura sollevato di poco l'elastico in vita e faceva leggermente capolino. Al mio imbarazzo Giorgio sorrise come divertito e disse “Complimenti anche a te, da quello che si nota devi essere ben fornito”
    
    Non dissi grazie per il complimento ma chiesi scusa.
    
    “Scusa di che? Pensi che le donne non sono come noi quando guardiamo loro e ne apprezziamo le curve? A Marzia sarà piaciuto godersi...diciamo...il tuo costume. Ah, ah, ah, tranquillo, sono cose che succedono e penso che le donne sono orgogliose di suscitare certi effetti. Marzia di sicuro”
    
    Poi abbassando il tono di voce, quasi come a farmi delle confidenze, aggiunse “E' la sua amica che dovrebbe scusarsi per essere venuta a disturbarci; sono certo che lei stava apprezzando molto l'effetto che suscita in te. Le piace...piacere...la conosco bene e mi sa che anche tu le piaci abbastanza.”
    
    Non ci voleva un genio per capire che tutto questo non dispiaceva neppure a lui e subito nella mia mente si aprì un vasto mondo di fantasie. In fondo il mio ...