Piramide umana (enrico, e poi giò) (1)
Data: 05/08/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: crigio
... precedenti stalloni. Il tipo, vedendo quello spettacolo, si lecca le labbra e scaccia i due pompinari. Si avvicina al mio boy, si sputa sul cazzo e, piegando leggermente le ginocchia, infila la cappella nel solco. Con un dito cerca il buco e, dopo averlo trovato, spinge per penetrarlo. Non appena il glande varca l'uscio dello sfintere, la troia sussulta. Tira su il capo e si fruga tra le cosce. Si solleva sui gomiti e allunga il collo per vedere bene che cosa il ricciolone gli sta spingendo in corpo.
Finalmente si rende conto che i commenti degli altri due schiavi non erano esagerati e dice all'uomo: "Amico mio, ma perché me lo tenevi nascosto?", e poi, mentre quello fa scivolare il palo nel suo budello, reclina la testa e sospira di piacere. Arrivato a fine corsa, lo stallone si adagia sul corpo della troia e la bacia appassionatamente. Quindi, inizia a muoversi, dappprima in modo circolare per fare adattare il buco al calibro del suo arnese, poi avanti e indietro con flemma salomonica.
Giò è tutto un gemito: questo andamento cadenzato gli fa sentire ogni singolo centimetro dell'asta e i suoi nervi sfinterici ringraziano. Con le mani afferra le chiappe del ricciolone e le massaggia aprendo maggiormente le cosce per farlo entrare il più possibile. Intanto, gli altri due schiavi si inginocchiano dietro l'energumeno e iniziano a leccargli uno le cosce e l'altro le palle. Il ricciolone, allora, comincia a grugnire di piacere, mentre il corpo di Giò sussulta ad intervalli ...
... costanti.
"Oh, come mi riempie bene, cazzo!", sussurra in faccia al maschione. "E dire che ne ho prese di minchie stasera, ma la tua è così invadente che quasi mi squarta!", e di nuovo sobbalza. E' evidente che le parole del mio boy stimolano la fantasia dello stallone, il quale, pensando a tutti gli uccelli che quella troia si è presa, si eccita esponenzialmente e il suo attrezzo risponde all'istante.
"Oh, padrone! Come sei aperto!", si stupisce il biondo che, posizionato in mezzo alle sue gambe, riesce a vedere la rosellina spampanata della troia. Anch'io posso scorgere riflesso nello specchio dell'armadio il minchione del riccioluto che sbraga letteralmente l'intimità di Giò. La mucosa brilla degli umori che lo sfintere rilascia, insieme, forse, a un po' di sperma che ancora residua negli intestini. Le lingue dei due schiavi si alternano ora tra i coglioni dello stallone e l'anellino sensibilissimo del mio boy.
"Io così non resisto!", sibila la troia.
"Sei bellissimo, padrone. Non devi resistere!", risponde il ricciolone.
"Se mi lascio andare faccio venire anche te".
"E non è quello che vogliamo? Quei due stronzi devono bere dopotutto, no?".
"Già...", e lo stallone interpreta quest'ultima risposta come il permesso di arrivare fino in fondo. Allora, inizia a scopare Giò con più foga e il mio boy singhiozza ad agni affondo. Sembra quasi che il cazzo lo stia penetrando in gola e non nel culo, tanto intensi sono i singulti che gli escono dalla bocca. Le sue ...