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Le dissertazioni di un rotto in culo
Data: 07/08/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: honeybear
... enorme quanto più in profondità potevo. Andammo avanti così per un buon quarto d'ora. Il mio cazzo divenne d’acciaio. Con la mano iniziai a masturbarmi e massaggiarmi, mentre Andrea aumentò il ritmo della scopata. Non riuscivo a trattenermi: “Te l’ho detto che avresti goduto come una vacca…” Annuii continuando a gemere di piacere. Lo sentii infine fermarsi. Di colpo. Il fiotto bollente m’inondò le viscere, nel momento stesso in cui provai l'orgasmo più intenso di sempre... Tutto sparso sul cofano dell’auto. Estrasse il suo cazzo, ormai a riposo, e si appoggiò ancora ansante alla mia schiena, stringendomi forte e strofinando il suo mento lungo il mio collo. Sorrisi asciugandomi il sudore. E lui con me. Dopo quella sera, dovetti ricredermi: pensavo che il godimento prodotto da una penetrazione anale fosse solo riconducibile ad un aspetto psicologico, tipo sentirsi posseduti, dominati... Invece, mi accorsi che anche fisicamente vi è una stimolazione che porta a fremiti culminanti nell’orgasmo. Impensabile per me, fino ad allora. E da lì capire che anche il ruolo di passivo è inaspettatamente ma decisamente appagante, fu un passo breve. Dopo Andrea ho avuto altri rapporti nel ruolo di passivo. E ho scoperto che il piacere donatomi prescinde dalle dimensioni del tubo che m’infilano! Davvero l'orgasmo legato alla stimolazione prostatica è fonte di estasi. Anche se, un dubbio permane... Come spiegarlo... Mi domando se anche la parte ‘dolorosa’ (e per dolorosa intendo la fase iniziale della penetrazione), possa classificarsi come fonte di piacere (e qui credo che entri in gioco l'aspetto psicologico della questione). Che si tratti di una traccia di masochismo (me lo chiedo dal momento che non mi pare proprio di essere masochista)? Funziona così anche per voi? Piacere e dolore sono due facce della stessa medaglia?.