1. La stanza buia


    Data: 08/08/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Candido1967, Fonte: Annunci69

    Se ci pensa adesso, Lavinia, dice che quello strano desiderio suo marito lo aveva sempre avuto in testa, ancor prima del loro matrimonio, fin dall’inizio della loro relazione. Se si concentra, riesce anche a ricordare perfettamente quella priva volta in cui Paolo le aveva manifestato la fantasia di poterla osservare mentre si abbandonava ai piaceri della carne insieme ad altri uomini. Erano a Roma, alla Terrazza del Pincio, il loro primo viaggio da fidanzati. Abbracciati su di una panchina a godersi il panorama della città eterna ed il sole di una calda primavera. Di fronte a loro, seduti sulla spalla di un muretto, due giovani uomini, forse nord africani, che non distoglievano per un attimo il loro sguardo da Lavinia. Paolo aveva subito notato quelle occhiate insistenti e penetranti ed invece di sottrarla da quelle attenzioni morbose, portandola via di lì, le aveva con una mano alzato ancora di più il vestito scoprendole quasi per intero le cosce. E solo quando l’intraprendenza dei giovani stava per trasformarsi in azione, l’aveva trascinata via in fretta sussurrandole “Ti mangiavano con gli occhi, te ne sei accorta? Non ti eccitava?”. Ed alla risposta di Lavinia “Ma a te non dava fastidio? Non eri geloso di quei due?” Paolo avevo proseguito con delle parole che avevano scioccato la donna “Geloso? Niente affatto. Anzi, al contrario ti ho immaginata nuda fra loro mentre ti prendevano in mia presenza che mi limitavo a guardare”. Allora trovò offensive nei suoi riguardi ...
    ... quelle frasi e immorale la fantasia di Paolo di cederla ad altri uomini. Forse non l’amava? Ora può dire con certezza che si sbagliava. Quanto si sbagliava! Con gli anni ha imparato a conoscere ed a capire quell’uomo dalla sensibilità spenta ai piaceri normali e stimolata solo da situazioni depravate e viziose.
    
    Persona di rango sociale elevato, Paolo provava un sentimento contrastante per Lavinia amandola come si ama una moglie molto bella e sensuale ma desiderando al contempo di cedere l’oggetto del suo desiderio ad altri maschi e di vederla coinvolta in situazioni al limite della decenza e dell’umiliazione.
    
    Negli anni quella situazione romana si era altre volte ripetuta e Paolo ogni volta aveva rinnovato la sua fantasia e tentato di convincere la moglie a realizzarla. Lavinia non aveva mai acconsentito a quelle proposte, ritenendole turpi ed offensive. Inoltre non si credeva capace di lasciarsi andare e di abbandonarsi al piacere fra le braccia di uno sconosciuto, mentre suo marito stava lì a guardare. Tuttavia alla fine cedette e giunsero ad una specie di accordo.
    
    La stanza profumava di cannella e zenzero, ingredienti che Lavinia aveva utilizzato per preparare un vin brûlé. Stavano giocando ad una partita di scala 40 nel lussuoso soggiorno del loro attico ed in silenzio ascoltavano l’Adagio per Archi di Samuel Barber. “Nemmeno in una camera completamente buia faresti sesso con uno sconosciuto?” Aveva chiesto Paolo all’improvviso, rompendo la quiete che regnava. “Ma è ...
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