1. Come vincere alla lotteria...


    Data: 16/08/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: sconosciuto1966

    ... nulla, si vede lontano un miglio che ti piace farti inculare, mamma mia se si vede che ti piace il cazzo in culo
    
    E riprese a sfondarmi con colpi decisi, io godevo senza ritegno, ero fuori controllo. Mi tremavano le gambe, non connettevo più, volevo che non finisse mai quella sensazione di piacere che mi invadeva corpo e mente
    
    -Sai cosa facciamo, sai cosa facciamoooo, dentroooooooo, tuttooooooo dentroooo, sborrooooo, godooooo
    
    -Siii, siiii… Sono una checca. Siiiii sono frociooooo, siiiiii godooooooooo, siiii sborroooooooo, siii tuttooooo, tuoooo in culoooooo, tutto dentroooo
    
    Le parole mi uscirono senza che io potessi rendermene conto.
    
    Restammo così per qualche attimo, poi lui riapri l’acqua e sfilo il suo cazzone, ormai svuotato, dal mio culo riempito della sua sborra.
    
    -E poi per fortuna che tu e i tuoi colleghi dite che io sono gay! E poi tu dietro le mie spalle ridi con i tuoi colleghi dicendo che io sono gay, allora chi è gay? Su dimmi un po' chi è il frocio? E dimmelo, su dillo chi è il frocio.
    
    -Si
    
    -Si cosa? Si cosa? Dillo, dillo!
    
    -Si sono frocio, si sono gay
    
    -Si dillo, bravo frocetto, puoi proprio dirlo forte che sei frocio!!
    
    Rimasi turbato, sembrava arrabbiato, mi sembrò quasi che volesse umiliarmi, come se volesse vendicarsi, ma forse me lo meritavo!
    
    Ci sciacquammo in silenzio.
    
    Ci asciugammo e poi senza una parola ognuno andò nella propria camera.
    
    Mi addormentai subito, saranno state le due passate, ero esausto. La mattina la ...
    ... sveglia suonò alle sette e trenta. Mi preparai in fretta e percorsi senza pensieri la strada verso l’Hotel.
    
    Arrivarono le quattordici e trenta in un attimo. Uscii dalla cucina con un solo pensiero, andare in camera a dormire, perché ero stanchissimo e perché la sera mi aspettava un servizio davvero impegnativo.
    
    Feci una doccia e andai a letto. Del maître nessuna traccia. Prima di addormentarmi pensai che magari quello che era successo fosse stato solo un episodio, che lui magari non volesse più avere nulla a che fare con me…
    
    Comunque arrivò la fine del servizio e senza rendermene conto mi ritrovai in camera con l’asciugamano attorno alla vita pronto ad andare a farmi una doccia.
    
    Uscii e, nulla, o meglio nessuno. Boh! Andai in doccia, aprii l’acqua, la regolai bella calda e comincia a bagnarmi.
    
    -Io ho già fatto la doccia!
    
    -Porca vacca! Che spavento!!
    
    - Oh! Chissà, chissà cosa o chi vuoi che sia, chi vuoi che entri nel nostro bagno!
    
    -E va beh! Ma così senza preavviso!
    
    -Te l’ho detto che io entro ed esco quando voglio! Dai che aspetto
    
    -Ma, aspetto cosa?
    
    -Cosa! Aspetto che finisci di fare la doccia che così andiamo in camera!
    
    -In camera?
    
    -E si, non vorrai che lo facciamo sempre sotto la doccia!
    
    Non mi capacitavo, non capivo cosa stesse succedendo. Mi lavai per bene ma velocemente, poi chiusi l’acqua e mi asciugai sempre sotto lo sguardo di lui seduto sul wc chiuso dall’asse.
    
    -Dai su entra in camera
    
    Feci per andare verso la mia camera ...
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