L'Organizzazione ( Capitolo 16 )
Data: 17/08/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: ipsedixit
... mani e con la saliva si lubrificò sommariamente il cazzo, appoggiandolo poi contro l’ano della signora Alvarez. Premette con forza, aggrappandosi ai fianchi della donna, finché la sua asta non iniziò a penetrare. La sodomizzò senza troppa fatica. Anche la donna si era alla fine eccitata ed a quel punto leccava la figa di Frau Helga con gusto ed impegno, passando la punta della sua lingua nella fessura, aprendola e titillandole il clito con rapidissimi movimenti della lingua e succhiandoglielo delicatamente. -”Falle il culo come si deve, a questa troia, sfondaglielo e falla godere!”. Il mercenario non chiedeva di meglio ed eseguì con piacere il nuovo ordine ricevuto. Quando il suo cazzo fu totalmente dentro, si piegò col busto sino ad appoggiarsi sulla schiena della donna. Afferrò con le mani i grandi seni ed iniziò a stringerli, senza pietà, come se volesse mungerla. L’uomo continuava a muovere il bacino, in modo che il suo cazzo andasse avanti ed indietro, senza mai smettere di sodomizzare la donna. La Alvarez aveva gambe e mani legate, non poteva sfuggirgli e non era un pezzo di legno, ma a Frau Helga quella la remissività parve alquanto strana. Sprezzante e malvagia, quell'atteggiamento sottomesso e collaborativo era innaturale. Quando dal walkie talkie la voce del mercenario all'esterno avvisò dell'arrivo di una seconda automobile con una ragazza alla guida, fu evidente che la madre stava collaborando, nella speranza che tutto finisse prima dell’arrivo della figlia. ...
... Udito il messaggio, la signora Alvarez staccò infatti le labbra dalla vagina di Frau Helga per supplicare che non facessero del male alla figlia, che lei avrebbe fatto qualunque cosa avessero voluto. Fu subito schiaffeggiata con forza e ripetutamente, insultata pesantemente, con l’ordine perentorio di restare zitta - ” Zitta e continua a leccare. Una signora come te che si abbassa a supplicare? …e dovrei avere pietà della tua troietta, quella che voleva una schiava tutta sua per usarla come WC? ”-. Frau Helga ed il mercenario smisero di usare la signora Sanchez come strumento di piacere e la distesero sul pavimento. Raccolte le mutandine, dopo aver fatto forza con pollice ed indice sull'articolazione della mandibola in modo da costringere la donna ad aprirla, l’uomo gliele ficcò in bocca, quindi la imbavagliò dal naso a fin sotto il mento con diversi giri di nastro adesivo largo, un rotolo che aveva estratto dalla tasca. La signora Sanchez fu trascinata per i piedi lungo un corridoio. Si dimenava come un serpente e cercava di gridare per avvisare la figlia. Aperte a caso alcune porte e trovato un ripostiglio, ve la rinchiusero dentro. Il mercenario restò al pian terreno, mentre Frau Helga andò in quello superiore. Quando la ragazza entrò in casa, non sospettò che vi fossero estranei, ma avendo notato il coupè della madre parcheggiato iniziò a chiamarla. Chiusa nel ripostiglio la donna sentì la voce della figlia e tentò di avvisarla, ma i suoi mugolii erano troppo flebili per ...