Dalia - cap. 14: nel vortice della depravazione
Data: 20/08/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: DonEladio
... stessa, dato che, quando finalmente riaprì gli occhi, il rappresentante e i tre vecchi se n’erano già andati lasciandola sola.
“Davvero, non so cosa mi ha preso, non capivo più niente”, si scusò quando la sgridai facendole notare che alla porta poteva esserci chiunque, la moglie di uno dei tre anziani, il postino, il messo comunale… “Hai ragione amore, sono stata una pazza, ma davvero, ero fuori di me, non riuscivo a ragionare… Scusami, non succederà più, te lo giuro…” mugolò accarezzandomi le labbra con le sue mentre con la mano mi apriva la lampo dei jeans e mi tirava fuori il cazzo già notevolmente duro. “Dalia, davvero, non credo che tu abbia chiaro il pericolo che hai corso e che hai fatto correre anche a noi tutti…”, cercavo mio malgrado di mantenere un atteggiamento severo e distaccato, ma fallii miseramente dopo pochi secondi, “Lo capisco invece, ti giuro che starò più attenta d’ora in poi, scusami scusami…” ripetè un attimo prima di prendermelo in bocca e cominciare a succhiarmelo con tale energia da farmi sobbalzare sul divano; “Dalia…oh cazzo…la bambina è di là in camera…”, ma lei fece finta di non sentire, continuò a succhiare senza fermarsi, con una mano faceva su e giù lungo l’asta seguendo il movimento della bocca, con l’altra mi massaggiava le palle, sapeva che ero già tremendamente eccitato dal racconto che mi aveva appena regalato e che non ci avrei messo molto ad esplodere nella sua bocca, cosa che feci nel giro di trenta secondi: ingoiò tutto con ...
... passione e diligenza, poi, proprio mentre Jasmine la chiamò dalla sua cameretta, si alzò in piedi e mi fissò con un sorriso sornione; con un dito raccolse un rivoletto di sperma dall’angolo della bocca, lo ciucciò, mi strizzò l’occhio e si voltò dirigendosi verso la camera della bimba sollevandosi la gonna fino in vita mostrandomi il culo nudo.
Cosa era diventata mia moglie? Si, quella troia insaziabile sempre disposta a farsi sbattere sempre e da chiunque come avevo sempre reconditamente sognato, ma adesso cominciava a nascermi il dubbio che fosse in grado di gestire questa sua metamorfosi: il suo bisogno di dare sfogo alle sempre crescenti voglie che la possedevano si impadroniva palesemente di lei ottenebrandone le capacità di giudizio e annullandone il senso del pericolo e dell’autoconservazione.
Ne ebbi conferma pochi giorni dopo, quando dopo la solita inappagante mattinata con i tre vicini, non riuscendo in alcun modo a placare le proprie voglie, cercò un idraulico sulle Pagine Gialle e lo convocò d’urgenza per un’ inesistente rottura di un tubo millantando che le si stava allagando casa; quando questi suonò alla porta lo accolse già nuda (non si era mai rivestita, ormai lo faceva solo quando Jasmine era in casa) e senza proferire parola gli saltò addosso scopandoselo sul tappeto del salotto: quando, non contento del suo racconto, ammirai la scena nel filmato ripreso dalle telecamere a circuito chiuso installate in casa, restai ammutolito dalla foga animalesca con cui ...