Un amore di dottoressa
Data: 22/08/2019,
Categorie:
Lesbo
Autore: marcosala
... aveva anche l’aria di divertirsi come si poté capire dal suo viso raggiante quando levò il casco. Io cominciavo a stare meglio, io non avevo avuto il tempo di raffreddarmi, protetta dal vento da come ero stretta al corpo di Clarissa. Una volta arrivate, lei parcheggiò la Harley nel box e mi aprì le porte di casa sua. “Benvenuta a casa mia! Ora tu ti fai una doccia bollente poi ti lavi i denti tre volte, prendi ho uno spazzolino nuovo. Va meglio ora?” “Si.. si.. ma prima la doccia, e subito, se non ti spiace.” Più tardi, dopo aver preso due compresse con un sorso d’acqua come da consiglio del “mio” medico curante, sono andata ad unirmi a lei nel soggiorno, era bello, spazioso ed arredato con gusto. Avevo indossato l’accappatoio di cotone di Clarissa che avevo trovato in bagno, sentivo l’odore del suo profumo e del suo intimo. Nel mentre,lei aveva preparato una tisana che stava sorseggiando seduta in un angolo del divano. “Allora come ti senti?” “Ora meglio. Che casino ho combinato! Mi spiace di averti creato tutti questi problemi, un bel biglietto da visita.” “Ehi, ma io sono un medico, non dimenticartelo! Come va il tuo Herpes? Ti da fastidio? Non è doloroso?” Io ero giusto in piedi davanti a lei, con un sorriso malizioso sciolsi la cintura dell’accappatoio, lo aprii e mostrandole il mio ventre nudo le dissi: “Controlla pure se vuoi..” Lei mi sorrise ma con tono serio mi rispose: “Giulia, io non desidero che tu, magari più tardi, abbia l’impressione che io ti voglia ...
... forzare la mano, sai..” “Clarissa, ormai ho 22 anni, non sono più una ragazzina..” “Si, ma in questo momento sei depressa e molto vulnerabile.” “Facciamo l’amore, Clarissa!” Fu la mia prima notte d’amore con una donna, una donna dominatrice e tenera, perversa e sensuale. Con lei ritrovai la gusto di vivere e la gioia della condivisione. Durante quella notte mi procurò più orgasmi lei di quanti ne abbia avuto in tutta la mia vita, il tutto solo con la sua bocca, la sua lingua, le sue dita ed il suo corpo, senza oggetti o altre cose destinate allo scopo. Ovviamente mi insegnò come renderle queste “attenzioni”, ed i ci misi un impegno che non dedico solitamente alle altre mie cose. Spesso la sera inforcavamo la moto, io dietro di lei rannicchiata con le braccia strette attorno alla sua vita, e via per le strade e autostrade della zona, poi tornavamo cariche ed eccitate, e facevamo l’amore fino all’alba, quindi ci addormentavamo esaurite dai numerosi orgasmi reciproci. Avrei potuto vivere la mia vita al suo fianco ma, anche se l’amavo mi sembrava di non essere soddisfatta, di cercare disperatamente qualche cosa d’altro. Amo le donne ma ho un bisogno viscerale dell’uomo. Qualche tempo dopo rividi un mio ex ragazzo delle superiori, una relazione che finì forse perché eravamo troppo giovani, ma che rimase sempre per me un bel ricordo. Mi disse che la ditta dove lavorava lui aveva bisogno di una figura professionale come la mia, si offrì di aiutarmi per avere quel posto e soprattutto, ...