1. I saggi di cumcontrol - la povertà. la miseria dei ricchioni e la virtù della riconoscenza. matrimoni equestri


    Data: 22/08/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: CUMCONTROL, Fonte: Annunci69

    Trieste e' bella.
    
    A me e Graziano ci piace un frego.
    
    E si che la camera d'albergo e' uno spettacolo. Un grande letto, doccia psichedelica, cabina armadio e studiolo con vista spettacolare sui tetti della città.
    
    La discrezione e' connaturata a questa gente di Trieste. Persino le fam de chambre, altrove cosi pettegole, in questo albergo sorridono sommessamente in un corridoio felpato che sta proprio davanti alla porta della nostra splendida stanza.
    
    Finalmente una stanza ovattata, Graziano si spoglia.
    
    Sapeste che bello vedere quel salame durissimo nei calzoni di quel mio motociclista. Graziano porta la moto ed io mi sono sparato otto ore alle sue spalle in autostrada, palpandolo per tutto il tempo con un bellissimo butt plug in culo. Otto ore capite? Che mi sono stappato solo una volta per butta' aria nei cessi, poi subito dentro.
    
    Ora in albergo posso levarmelo via ma ancora 5 minuti. Datemi il tempo di tastare ancora quell'enorme salame mentre Graziano si spoglia.
    
    Tiro a me l'elastico e che meraviglia quel palo di carne messo sul lato, immerso nel suo letto di precum lattiginoso.
    
    Mi chino e protendo la lingua.
    
    Toc toc.
    
    Mi risollevo accigliato.
    
    Oh si che distratti, le nostre valige.
    
    Graziano e' sempre cosi cordiale col personale dell'albergo. Due graziose fanciulle con in mano le nostre valige.
    
    Io invece non amo molto dar corda alla servitù, ma ammetto che qui mi pare davvero tutto cosi friendly.
    
    Certo, certe mani gonfie con al fondo un ...
    ... neraccio sotto le unghia di ditacce che tengono le nostre borse, mi suscita un indicibile disgusto... e devo rifugiarmi... rifugiarmi dio non voglia fra le braccia di Graziano che invece ha lo stomaco di ignorare tutta questa disgrazia.
    
    Niente da dire. All'apparenza queste fam de chambre sono proprio gran duchesse con il loro vitino fasciato in abito da lavoro. Delle vespe, e che caviglie, fino proprio.
    
    E' un gran peccato notare le loro tristissime mani da artigiane, gonfie e cosi sporche.
    
    E quell'alito che c'ha la più giovane delle due? Di cavolfiore perbacco, di cavolfiore. Ma come possono degli esseri umani trangugiare cavolfiore prima del servizio quando non sono nemmeno le sette del mattino.
    
    Si però dai che cosa sono queste cose vecchie dell'alito di cavolfiore alle sette del mattino.
    
    Ma certa miserabile umanità, insegna a noi gente per bene un non so che' di sopportazione direi, semmai momentanea.
    
    Come dire, tanta miseria affina in noi i propositi di sopportazione purché prontamente seguiti da intenzioni di licenziamento subitaneo, da richiedere alla direzione dell'albergo si capisce, e nella forma dovuta ma sempre con buona grafia, di cui noi, gente per bene, abbiamo il beneficio di portare in dote.
    
    E quando non sopportiamo certe violenze olfattive, e rivendichiamo tutto il nostro diritto alla bellezza, noi lo facciam con garbo, sempre, lo facciam con versi e con eccellente calligrafia. Ecco tutto.
    
    Come dite? E ma certo! Il direttore dell'hotel ...
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