1. I saggi di cumcontrol - la povertà. la miseria dei ricchioni e la virtù della riconoscenza. matrimoni equestri


    Data: 22/08/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: CUMCONTROL

    ... risveglio. E allora li, con alito di sbadiglio fatto di fiatella di sborrassa rancida non hai che aprir un paio di lucchetti e dire buongiorno a nuovo giorno, buttandone giù del fresco. Non vi pare?
    
    Mia mamma me lo diceva sempre. Soleva dirmi "figlia mia vai pure a cazzi ma pensa sempre che oggi ce gli hai domani non si sa, e allora conserva". Educazione bellica proprio. Quando si dice la morale e' tratta.
    
    E poi la gratitudine, ne vogliamo parlare? Cosa vuoi che noi ricchioni facciam nostro il concetto di gratitudine. Non disdegnate mai i pisellini di uomini virili perché il pisello e' come il soldo, pisello piccolo fa pisello grande.
    
    Io per esempio sono molto grato a Efisio, l'uomo dai 9 cm di cazzo che mi deflorò per primo. Perché fu grazie a lui, un po' come soldo piccolo fa soldo grande, che passai ai 12 centimetri di Trifone, e poi ai 18 di Edgardo la buon anima che ricordo tanto ancora con sommo affetto. E ai 24 di quel cazzone di Piercarlo come pensate che vi ci giunsi? Oh il mio Piercarlo, mi rovesciò il retto tanto mi schiacciò a lungo sul bel vedere Michelangelo la notte di capodanno in mezzo a stupiti turisti scozzesi. Se penso a lui, il mio buco di culo lacrima di un caro ricordo. Eh sì. Pure lui buon anima. Mori di incidente aereo.
    
    Mi scopò sei ore di fila che lacrimavo tutto ululando allo splendido panorama di lussuria e supplicando un "devo cacareeee".
    
    E voi pensate che me lo concesse? No care! Un vero uomo che ti monta, più gli urli devo cacare ...
    ... più ti spampana le trippe a dovere che manco più sai come ti chiami. E quando all'alba quel marcantonio di un Piercarlo estrasse l'arnese, io scaricai a splatter tutto il mio orgasmo trattenuto da sei ore su piazzale Michelangelo da renderlo cosi irriconoscibile ai turisti e agli stessi fiorentini.
    
    Che vicende. Che epica.
    
    E della doppia penetrazione a Ponza?
    
    Ponza. Oh Ponza che posto meraviglioso! Per carità se tu cerchi la crem della crem da Ponza fai prima a prendere il primo barcone e correr via come se non ci fosse più un domani.
    
    Ma di contro... Di contro se stai in vena di cazzi odorosi di rozzo che san di scoglio, se hai una desiderata di carnagioni arse dal sole che sanno di cipollato di Tropea... Se cerchi braccia tornite dalla pesca fuoriuscire da unte maniche di lana, o ancora, se hai voglia di jeans tagliati marci di mucillaggine da cui spuntano mazze scolpite nel marmo, allora tu da Ponza te ne torni si al tuo superattico sul Pincio, ma te ne torni tutta bella sciancata che la portinaia der palazzo non ti riconosce più e ti manda a dormì dritta dritta su a Tiburtina.
    
    A Ponza diedi il mio buco a due avvenenti nerchioni a bordo di un barcone tutto prosaico che a descrivere mi vien male.. Un barcone che.. Come dire.. che a te il natante di un qualsivoglia industriale della costa Smeralda ti sembra una idea lontanissima di futuro ecco!
    
    Pensate che tanto mi sapeva di insicuro quel barcone santo cielo se ci penso, tanto mi ha preso il panico. E quando ...
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