1. Sapori d'africa


    Data: 23/08/2019, Categorie: Etero Autore: ErosLife, Fonte: Annunci69

    ... entrare in sintonia. Così mi allontanai un po' da lei, lasciandole più spazio e ripresi a parlare.
    
    «Dunque lavori per il mio carissimo amico... di che ti occupi?» le chiesi ancora impacciato e intento a sciogliere la tensione. Fuori minacciava di scatenarsi l'inferno, fulmini e saette si scaricavano all'orizzonte. Il cielo, come la pelle di Aisha.
    
    «Sono qui come stagista, sto preparando la tesi di laurea.»
    
    «Quale facoltà?»
    
    «Agraria.»
    
    Parlammo per un po' del più e del meno, ora potevo ammirare con calma i lineamenti del suo volto. I suoi occhi neri e profondi, ancora visibilmente imbarazzati, avevano una carica erotica sconvolgente. La sua pelle nera di velluto scintillava al minimo riflesso di luce, nonostante la luce fioca. I capelli lunghi lisci, raccolti in uno splendido chignon dietro la testa, sembravano attirare a sé ogni riflesso di luce facendolo svanire nel nero più profondo. Lei, mi dava l'idea di una misteriosa forza della natura.
    
    Mentre le chiacchiere riempivano la stanza, rubando spazio alla negatività che si era venuta a creare, la vidi rilassare le spalle lasciando cadere la coperta dietro di sé. Fui rasserenato dalla cosa e continuammo a parlare.
    
    «Quanti anni hai?» le chiesi.
    
    «Venticinque.»
    
    «E stai già preparando la tesi! Complimenti!» le dissi. Poi aggiunsi: «Anch'io alla fine sono riuscito a laurearmi ma alla tua età ero solo a metà strada.»
    
    «Fuori corso?»
    
    «Decisamente! Viaggiavo molto per divertimento e mio padre decise di ...
    ... darci un taglio. Mi disse che se non mi rimettevo in carreggiata mi avrebbe presto tagliato i viveri. E così fece, poiché io non rinunciai a viaggiare. Così fui costretto a mantenermi facendo lavoretti qua e là mentre studiavo, ma non appena avevo qualche soldo da parte mollavo tutto per un nuovo viaggio. Di dove sei?»
    
    «Sono originaria della Repubblica del Congo, ma vivo qui da quasi vent'anni.»
    
    «Lo immaginavo, nella tua voce così suadente non c'è traccia di accento straniero.»
    
    «Suadente?»
    
    «Sì, la tua voce racchiude una certa armonia, è calda.» Lei non disse nulla ma nel suo volto si leggeva che nessuno le aveva mai descritto la sua voce in quel modo.
    
    «Sono stato in Africa durante il periodo universitario, in Kenya per la precisione,» continuai «è stato uno dei viaggi più belli e importante della mia vita.»
    
    «Perché?» chiese lei.
    
    «L'Africa è l'origine dell'umanità, il luogo dove chiunque può sentire una primordiale sensazione di pace e di tumultuosa energia allo stesso tempo. Una sorta di paradiso terrestre!» le dissi sfoderando un placido sorriso.
    
    Aisha mi guardava con aria d'interesse, io potevo notare che si sentiva più a suo agio ora, questo mi tranquillizzava e allo stesso tempo lasciva spazio alla fantasia... Un grande seno sporgeva da sotto il vestitino semplice di campagna che indossava, un indumento senza spalline. Solamente un elastico, che circondava il suo petto, passando poco al di sotto delle sue ascelle cingendole la schiena, faceva si che ...
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