1. Sapori d'africa


    Data: 23/08/2019, Categorie: Etero Autore: ErosLife, Fonte: Annunci69

    ... Intuiva che ne ero soggiogato e che il mio intento era solo quello di seguire ciò che ineluttabilmente sentivo di fare, senza artifici. Nella mia curiosità c'era uno spirto spontaneo, seppure estremamente erotico...
    
    «L'Africa con la sua energia rappresenta la mia essenza.» mi disse, «Dentro di me c'è tutto di essa, con le sue passioni e le sue forze naturali. Dentro di me sento come una costante consapevolezza di sentirla vibrare e scorrere nelle mie vene. Questa essenza pervade tutto il mio corpo. Questo nostro essere femmine in possesso di questa forza, spaventa gli uomini, si sentono minare nella loro autorità, quindi siamo obbligate a farlo di nascosto per evitare di subire violenze. Ma per noi è di vitale importanza lasciar fluire questa energia attraverso il nostro corpo femminile a contatto con la terra!»
    
    «Capisco, è bellissimo. Ho girato il mondo ma non avrei mai pensato di trovare qui, in questa terra assai diversa dalla tua, così tanta bellezza e una forza così misteriosa!»
    
    Aisha si sentì lusingata dalle mie parole, comprese la mia curiosità e il mio stupore. Le chiesi se voleva continuare quello che aveva cominciato, ridando vita a quel rito che avevo bruscamente interrotto. Le dissi che sarei stato un testimone discreto, che non l'avrei mai tradita e che desideravo moltissimo essere partecipe di quella forza.
    
    Rimase in silenzio guardandomi negli occhi per pochi secondi, che a me sembrarono un'eternità, poi, senza dire una parola, nella penombra di ...
    ... quella piccola "capanna" contadina, iniziò a spogliarsi...
    
    Delicatamente afferrò il vestitino di campagna appena sopra le ginocchia, lo arricciò fino alle cosce poi scostò le anche e lo fece passare sotto. Una folta peluria copriva tutto il pube dalla forma generosa, quasi a richiamare un'ancestrale fertilità. I fianchi e le cosce in carne emanavano una potente forza erotica, un richiamo della natura. Le gambe tenute strette non lasciavano intravedere null'altro, per ora, ma sentivo forte in me il desiderio di scoprire il suo odore, assaggiare il suo sapore d'Africa...
    
    In un attimo scoprì il resto del suo corpo e posò l'indumento sulla sedia, sopra la mia giacca. Rimasi ipnotizzato dalla forma del suo seno non solo abbondante ma anche così sorprendentemente sodo e ritto per delle dimensioni così generosamente enormi. Soltanto il suo tenero sorriso e la sua tenera, potente voce mi risvegliarono dall'incanto di quella visione.
    
    «Che c'è?» mi disse continuando a sorridere.
    
    Io non risposi, non ce n'era bisogno...
    
    Una sottile riga nera che partiva dalle profondità di quel soffice pelo pubico e che arrivava fin sopra l'ombelico, decorava quello splendido ventre, così rigoglioso ed esuberante, così allettante, così nero!
    
    Nuda si adagiò distesa sul vecchio materasso, le mani lungo i fianchi, gli occhi chiusi. Un leggero respiro, profondo e regolare prese a farsi sentire: era lei che entrava nel suo mondo, fatto di antiche conoscenze e intime sensazioni.
    
    Ero sempre lì, ...
«12...456...11»