1. Un mio alunno mi ha venduta


    Data: 28/08/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Monica

    ... almeno dieci centimetri, slanciata, capelli lunghi castano scuri, come gli occhi. Non molto seno, ma un fisico da statua. Effettivamente il suo sedere non passava inosservato e anch’io avevo sentito dei commenti di uomini nei suoi confronti. A scuola essendo colleghe avevamo approfondito la reciproca conoscenza, mi aveva invitata dove abitava, dalle suore e io l’avevo invitata a casa mia, non eravamo distanti, solo un paio di centinaia di metri. Una mattina mentre entrambe avevamo finito le lezioni e salivamo sulla mia auto, un tizio che non ho capito come sia potuto entrare nel cortile della scuola, avvicinandosi a noi ci ha chiaramente detto cosa voleva farci. -Con voi due in scuderia, un uomo si risolverebbe la via alla grande. Ci penserei io a farvi mettere in mostra la mercanzia che nascondete sotto quegli stracci che vi mettete addosso.- Avvicinandosi alla ragazza ha potuto allungare la mano per toccarle la figa. una toccata veloce. Lei ha reagito con un urlo, cercando di allontanare quella mano, come ha indietreggiato , ha battuto il sedere alla macchina. L’uomo ha infilato di più la mano tra le cosce della giovane prof per poi sfilarla, annusarsi le dita e andarsene calmo con un sorriso a tutti denti. Noi, senza dirci nulla, siamo salite in macchina. Non abbiamo fiatato per tutti i cinque minuti o poco più del tragitto da scuola alla zona dove entrambe abitiamo. Un semplice ciao, nessuna voglia di commentare e ognuna a casa sua. Nessuna delle due nei giorni ...
    ... successivi è voluta tornare sul fatto, anzi, cercavamo di non farci vedere molto insieme. Quei ricordi suscitati dal racconto dell’uomo seduto di fronte a me, mi hanno distratto dal provare ancora a tentare di togliere la mano che il ragazzino teneva sempre di più affondata tra le mie cosce. Seppur non arrivava a toccarmi il sesso, mi procurava piacere. Il tizio che raccontava ha esclamato al ragazzino: - sei un vero porcello, te la vuoi godere ancora vero? Ti piace ? Non ti do torto. Guarda che cosce …. che tette! Me la voglio fare anch’io. Dicendo questo si avvicinava e quando mi era a fianco ha allungato una mano afferrandomi un seno e strizzandomelo. Mi ha fatto male, sono scattata in piedi cercando riparo dietro il mio alunno ancora seduto. Lui si è alzato e anziché difendermi mi bloccava i polsi dietro la schiena dando modo al porco adulto di denudarmi le tette, massaggiamele e prendere i miei capezzoli tra le sue labbra. Presa di peso hanno individuato camera da letto e mi hanno buttata sul letto dove faccio l’amore con mio marito. Mani su tutto il corpo, nuda in pochi istanti, dita in figa e in mezzo alle chiappe. Baci e leccate in tutto il mio corpo. Il cazzo dell’ultimo arrivato tra le mie tette, poi in bocca, la cappella che mi sbatteva la gola, poi, una volta ben duro, il glande che mi separava le natiche cercando l’ano. Trovato, si limitava a stare all’ingresso, cominciava a bruciarmi. La mano del ragazzini tra le mie cosce, spingeva il mio sedere verso quel cazzo, tanto ...