Il girasole con le spine - la trappola
Data: 29/08/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: DemoneDelSilenzio
... non ti importa più? Non siamo niente per te?" gli urlò lei, la voce rotta dai singhiozzi. Lui si girò e per un attimo Dana temette che l'avrebbe fatta a pezzi con le sue mani. Era fuori di sé, completamente in balia della rabbia. Se ne stava lì a torso nudo in mezzo alla stanza, ansimante. I loro sguardi si incrociarono e rimasero avvinghiati in una lotta silenziosa ed invisibile. Per la prima volta lei lo stava sfidando. Poi Dana notò qualcosa che non aveva mai visto prima: la furia cieca aveva sbriciolato un muro, una barriera che aveva tenuto il mondo esterno chiuso fuori. Ora poteva vedere dentro di lui come si potrebbe sbirciare in una casa se le pareti fossero di vetro. Vide rabbia, sofferenza, il peso della responsabilità. Ma più di tutto vide paura. Una paura sorda che affogava il suo cuore come una marea nera avvinghia i volatili incauti che osano avvicinarla. Il senso di responsabilità lo aveva schiacciato e ne era scaturita una paura più per le persone a lui vicine che per sé. Il vivere sempre con gli occhi aperti, anche quando si dorme, aveva spinto il suo cervello verso il ciglio di un baratro che lo stava a poco a poco risucchiando. Ora se ne stava lì, le spalle ricurve, ansimante, sconfitto. Dana provò un'immensa pena per lui e il ricordo di quello che le aveva fatto venne trascinato via dal fiume in piena delle emozioni. "Perché non te ne vai? Perché non ti trovi qualcuno in grado di darti una vita migliore?" le chiese lui con voce rotta. "Sei libera, e ...
... portati anche il cane". Lei si alzò in piedi e si avvicinò. Gli arrivò a pochi centimetri e con un filo di voce disse: "Io non voglio andare da nessun altra parte. Io...io..." La voce le si incrinò. si morse il labbro inferiore per imporsi di dire quella frase, quelle poche semplici parole che le avevano nuotato dentro senza mai emergere dalla superficie della sua mente conscia. "Io ti amo". Completamente nuda e tremante, il viso gonfio e bagnato di lacrime, Dana pronunciò quelle parole in un sussurro. Lui rimase impassibile, ma lei poté vedere gli effetti che la frase procurò dentro di lui, appena sotto il pelo d'acqua di quello stagno oscuro che era l'uomo che aveva davanti. Vide le sue parole colpirlo come un pugno alla bocca dello stomaco; la sua anima si contorceva in preda ai sentimenti contrastanti che nella sua testa si stavano scatenando come un uragano. Capì infine la sorgente di tutta quell'ira, di tutta la paura che lo avevano indotto alla follia. Vide un mare infinito di dolore, di solitudine. Vide l'infanzia difficile, la sofferenza e l'incapacità di trovare le parole per dare forma ai sentimenti. In mezzo a tutto quel nero, intravide il barlume che stava cercando. Aveva lo stesso colore del fuoco che sentiva lei dentro, e pulsava con lo stesso ritmo. Vide che non sapeva esprimerlo e ne aveva paura. Per anni gli era stato negato e ora lo sentiva, ma non riusciva a farlo uscire. Ed era esploso. "Ti amo e voglio stare qui con te, per sempre." gli disse lei, questa volta ...