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La Coinquilina cap. 6
Data: 09/09/2019, Categorie: Etero Autore: Saretta
... contro la parete e iniziò a baciarla con forza e trasporto. Le alzò le braccia per immobilizzarla ed iniziò a toccarle il collo. Scese con la mano e le palpò i seni che già con il reggiseno sembravano estremamente piccoli. Gli mise una mano fra le gambe e iniziò a toccarle il sesso attraverso i jeans. Michela non tardò nel far sentire il suo piacere. Ansimava sulla bocca di Gustavo e si liberò della sua “prigionia” in pochi minuti. Lo allontanò un attimo da lei e iniziò a spogliarsi. Altrettanto fece lui. Una volta nudi non si guardarono neanche. Gustavo la scaraventò sul letto e si collocò sopra di lei. Iniziò a morderle il collo e a stringere forte i suoi seni. Subito dopo, la mano di Michela iniziò a masturbare Gustavo che soffocò i suoi gemiti succhiandole i capezzoli. Ormai era abbandonato ai suoi sensi. La guardò negli occhi e cercò lo sguardo di Sara, senza trovarlo. La girò con violenza e la mise a quattro zampe. Le afferrò i capelli e iniziò a penetrarla. Michela iniziò ad urlare e lui le tappò la bocca abbandonandola solo per sferrare qualche fragoroso schiaffo su quel piccolo culetto ritto verso di lui. Sentiva il suo pene duro e gonfio trovare conforto nel sesso umido di quella semi sconosciuta. Pensò di venirle sulla schiena rigida o di voltarla e sporcarle i seni, o magari la faccia. “Aspetta…..non venire…voglio che mi vieni in bocca”. Gustavo l’assecondò. Si sdraiò sul letto e vide Michela immergersi fra le sue gambe. Lei lo guardava mentre succhiava il suo ...
... sesso con avidità. Lui ci provò. La guardò una e un’altra volta ancora. Era brava, non c’era niente da dire, ma non era lei. Non era Sara. Ormai non c’era più niente da combattere. Era chiaro, limpido, cristallino. Voleva lei e in quel momento, mentre Michela era intenta a farlo venire, lo capì. Era inutile continuare a ingannarsi. Smise di guardare quella fragile creatura e chiuse gli occhi. Immaginò lo sguardo penetrante di Sara guardarlo mentre lo succhiava. Rivide quei vestiti striminziti, l’immensità dei suoi seni che lo stuzzicavano ad ogni suo movimento, vide il suo sesso coperto di peli neri fare capolino da una delle sue mille gonne oscene. Si ricordò dei guardoni al supermercato e la immaginò sola in un bar con decine di uomini che la osservavano nei suoi outfit da svergognata. La bocca di Michela si riempì in quell’istante mentre Gustavo esausto ansimava con fatica per il traguardo finalmente raggiunto. Michela bevve un po’ d’acqua dalla bottiglietta che era sul comodino e si adagiò su Gustavo. Fece per baciarlo ma lui si scansò. “Non ti è piaciuto?” chiese “Sì certo….è stato bello..” rispose Gustavo accarezzandole i capelli. “Se hai bisogno del bagno è fuori sulla sinistra. Scusa ma ho una cena con degli amici quindi….” Michela si alzò di scatto, era infastidita da quell’atteggiamento freddo e distaccato. Andò in bagno, si rivestì e tornata in camera si rivolse verso Gustavo. “Ci rivediamo?” “Non ti ho neanche fatto venire e vuoi rivedermi?” Si sorprese per quella ...