1. Elisa: conoscenza del sesso


    Data: 29/10/2017, Categorie: Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    Rientro a casa per pranzo e trovo Elisa sul letto che ancora indossa un vestitino aderente estivo che mette in risalto il suo bel seno. Mi chiede di andarle vicino e mi chiede come ho conosciuto sua madre. E’ chiara l’intenzione di sapere se la madre è stata scopata subito nel giorno della conoscenza.Le racconto che una mattina sua madre si era fermata come al solito ad un distributore di carburante scendendo per servirsi da sola.Quando è rientrata in auto ho notato sotto il tergicristallo un bigliettino ed è scesa a prenderlo per leggerlo. C’era scritto ‘Sei bellissima. Luca’ ed anche un numero di telefono. Lei lo ha letto quasi divertita sorridendo ed ha sollevato lo sguardo per vedere chi potesse essere il mittente incrociando il mio sorriso.Ho risposto al suo sorriso e così mi son fatto coraggio e mi sono avvicinato alla mia macchina sporgendomi dal finestrino.Quando il nostro rapporto era diventato stabile chiesi a Nicole, tua madre, di quei momenti.Mi raccontò che lei vide il sorriso di un bell’uomo dai capelli brizzolati i cui denti candidi l’avevano stregata all’istante. Io ho allungato la mano presentandomi e scusandomi per non aver trovato prima il coraggio di farmi avanti.Lei anziché respingere il mio gesto rispose con sorriso e mi ringrazio del complimento. Come vedi sono più alto di Lei e, non potendo farne a meno, da quella posizione mi godevo la visione delle sue tette e delle sue gambe lasciate abbondantemente scoperte dal vestitino risalito nel sedersi sul ...
    ... sedile dell’auto.Mi disse che non si sentì infastidita ma eccitata tanto che affascinata da me scese dalla macchina per godersi lo spettacolo che vedi tu ora.Io ne approfittai per baciarla sulla guancia raccontando delle piccole bugie per affascinarla ulteriormente. Lei mi disse che si trovava lì andando al lavoro. Era davvero simpatica e mi ha offerto un caffè, cosa che ho accettato non pensando ci fosse nulla di male. La presi alla sprovvista e l’ho invitata ad andare con me in macchina dicendo che il caffè di quel bar non era granché mentre ne conoscevo un altro buonissimo. Tua madre mi disse che non avrebbe dovuto accettare ma giuro non pensavo a nulla di male quando si fece guidare verso la mia auto che era un comodo SUV. Certo che vederla su quel sedile la si vedeva tanto piccola e più cercavo di nascondere le sue gambe, cercando di accavallarle o di metterle di lato, più si sentiva nuda al mio sguardo.Preso il caffè e parlato del più e del meno fumando una sigaretta Lei mi ha chiesto di riaccompagnarla alla sua auto dicendomi che si era fatto tardi e doveva cucinare per suo marito che rientrava dal lavoro. Le chiesi di continuare a raccontarmi le sue storie ed il suo sguardo finisce sui miei pantaloni e non può fare a meno di notare che il mio cazzo preme contro il tessuto. Con un sorrisino malizioso mi accarezza da sopra i pantaloni aprendoli per far uscire il mio cazzo già duro continuando il racconto e masturbandomi lentamente.Mentre stavamo tornando alla mia macchina ...
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