1. Elisa: conoscenza del sesso


    Data: 29/10/2017, Categorie: Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... il mio cazzo era talmente grosso che non riusciva a tenerlo e così ha dovuta mandare giù la sborra altrimenti sarebbe soffocata. Solo dopo quando l’ho vista in difficoltà l’ho lasciata andare e sollevandosi ha potuto far colare sborra dalle labbra. Non puoi immaginare quant’era! Mi ha imbrattato l’abito e lei il seno”Elisa: “poi tu che hai fatto?”“Ci siamo lasciati dandoci appuntamento telefonico”Passati tra giorni Nicole mi ha chiesto di rivederci per andare a cena fuori ed in quella occasione mi ha confessato di non volersi più accoppiare con tuo padre “Non voglio più farlo senza di te ma in realtà non mi sono fatta scopare da quel bel tuo cazzone perché ti amo”Per alcuni mesi ci siamo visti di nascosto ed alla fine mi disse di che il marito le aveva confessato di avere un’amante e quindi presa la palla la balzo confessò anche lei che ne aveva uno e quello ero io.Ora però dovresti dirmi come hai iniziato tu a conoscere il sesso e con chi lo hai fatto le prime volte.Elisa così mi racconta distesa sul letto toccandosi da sopra i vestiti avendo preferenza per la zona inguinale.Per me la prima volta è stata con una ragazza che avevo conosciuto al mare. Non so quanto tempo era passato da quando l'avevo vista l'ultima volta, forse quattro mesi? Non so. Ah, si! Sì dovevano essere quattro mesi. Lei era Deborah. Una ragazza a cui al tempo Nicole non faceva altro che paragonarmi "Deborah ha ottimi voti e tu no", "Deborah ha un'eccellente reputazione e tu no", "Deborah è sempre ...
    ... solare, tu ascolti musica deprimente", "Deborah non frequenta gente strana” ed io più mi voleva come Deborah, più mi discostavo da quel modello che lei avrebbe voluto.La vita di mia madre non era ben disordinata ma da quando si erano lasciati con mio padre pensava di modellarmi ad un’idea che aveva in testa.In quel periodo vedevo che faceva come le pareva ed a me dava l’idea che cercasse di trovare qualcuno che mi facesse da patrigno. Non ero più tanto piccola e già pensavo che presto me ne sarei andata di casa per fare l'estetista, oppure l'animatrice o qualsiasi cosa, anche la spogliarellista se necessario, tanto non avevo mai avuto troppo pudore.Sì, mi godevo la vita, non avevo pregiudizi morali. Ero stata con molti ragazzi, tanto che ne avevo perso il conto ma nessuno mi aveva scopato perché non cercavo l'amore o sciocchezze simili. A me piaceva tanto spogliarmi lentamente dinanzi a loro, vederli dominati dal mio corpo che si spogliava lentamente. Rifugiamoci nei piaceri, era il mio motto. Sì, ero e sono una ragazza ‘monella’.Quando mia madre mi propose un periodo dalla nonna e quando anche Deborah, mia cugina, sarebbe stata in villeggiatura, io che di solito mi annoiavo in campagna, accettai con entusiasmo. Volevo una persona con cui dialogare e uscire per vivere qualche storia lontana dal solito giro di città, ma soprattutto scandalizzare mia cugina. Volevo conoscerla, in poche parole.Mi ritenevo più bella e meno sfigata. Avevo già da qualche anno forme sviluppate e lei ...
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