Elisa: conoscenza del sesso
Data: 29/10/2017,
Categorie:
Etero
Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... aver prodotto.Ero al settimo cielo per l’eccitazione e non resistendo più iniziai a toccarmi con la mano destra, continuando il pompino utilizzando la sinistra.Giudicando dai suoi sospiri e dalla forza con cui mi teneva la testa, ordinandomi di continuare, quel trattamento doveva piacergli e anche tanto!Sentire dentro la mia bocca quel attrezzo di carne calda e sapere mi avrebbe riversato un torrente di sperma in gola mi stava conducendo a godere rapidamente. Credimi Rocco, non avevo vergogna di sditalinarmi davanti a lui e muovermi come una vera ed esperta troietta come molte ragazze che vedi in giro. Con il bacino mi sollevavo e mi abbassavo su quel letto che stavo inumidendo con i miei umori che fuoriuscivano dal solco. I miei sospiri si univano ai grugniti classici dei veri maschi come Danilo.Proprio quando entrambi stavamo per venire, mi scostò bruscamente, mi tolse il top con violenza strappandomelo e mi fece spalancare le gambe. Eravamo nella posizione classica, quella che i più esperti chiamano del missionario, e mi penetrò spingendo con il bacino.Ero tanto lubrificata che il cazzo entrò subito scivolando dentro abbastanza agevolmente. Ma una volta completamente al mio interno percepii una fitta dolorosa; quel cazzo aveva una circonferenza davvero importante e mi sfuggì un grido di dolore, ma lui non ci badò.Avevo capito che si stava controllando per prolungare quel piacere più a lungo possibile.Tutto fu molto animalesco.Ad un certo punto velocizzò il movimento ...
... delle reni e capii che stava per sborrare "Siiihhhh!!!! Vienimi dentro, vieni....vieni, coooontinuaaaaa. Siiiiiiiiiiihhh!!!!!" e sentii la sua sborra sgorgare impetuosa e alluvionare la figa.Nel medesimo istante ebbi un calore immenso che mi invadeva il ventre, il cervello in estasi e il mio corpo tremare in modo incredibile senza senso, chiusi gli occhi e venni gridando come una pazza, tanto che Daniele fu costretto a tapparmi la bocca.Imprimevo al bacino un ritmo infernale in alto e in basso e poi rotatorio per inseguire quelle ondate di puro piacere. Ad ogni scatto scoprivo il suo cazzo e poi la mia figa lo ingoiava nuovamente. Ero sconvolta. Il cazzo si stava ammosciando dentro di me e io stessa mi andavo calmando mano a mano che l'orgasmo mi si spegneva nel ventre.Restammo per un po'abbracciati. Poi lui si staccò, mi baciò ripetutamente e si sedette vicino a me. Ci accendemmo una sigaretta mentre tutto il suo succo usciva dalla mia figa all'esterno; mi sentivo tutto l'inguine inondato dei miei umori e del suo liquido abbondante, bollente e vischioso. Lui lo vide e mi obbligò a portarlo alle labbra, cosa che feci tra una boccata e l'altra della sigaretta. Ormai avevo perso il controllo. Decisi che era il momento d'inserire uno dei miei vibratori, uno blu molto grosso. Quando Daniele lo vide, mi accorsi subito della reazione del suo pene che s'inturgidì nuovamente. Me lo spinsi dentro facilmente tanto ero ben lubrificata, fissandolo con due occhioni. Lui intanto mi leccava le ...