Come scoprii la mia bisessualità - Racconti Erotici

Come scoprii la mia bisessualità

... solo l'immaginarlo mi aveva fatto godere.

Tornato a casa non dissi niente ad Angela, avendo timore di una sua reazione negativa.

Quando andammo a letto ero ancora su di giri e coccolai mia moglie fino a indurla a fare l'amore: non riuscii a non pensare a quelle foto ed a quel flesc immaginato, che mi aveva tanto eccitato, ed arrivai al piacere molto velocemente, con un po di meraviglia da parte di mia moglie.

Visto il nostro rapporto molto sincero e corretto, sentivo un senso di colpa, per non raccontarle ciò che mi era successo durante il giorno.

Allora, dopo il piacere, le chiesi se aveva delle fantasie o dei desideri sessuali che non mi avesse mai confessato, al che lei mi rispose di no, ma a sua volta mi fece la stessa domanda;

io un po titubante, le confessai ciò che era accaduto in ditta: lei rimase in silenzio per un momento, e mi confidò che anche lei quando vedeva un bell'uomo qualche fantasia le veniva, e che queste fantasie le venivano ma con me presente e partecipe, e che se il desiderio provato era veramente ciò che desideravo, senza che questo fosse un rischio per il nostro rapporto, lei lo avrebbe preso in considerazione.

Io dichiarai di avere le idee confuse a questo proposito, ero combattuto tra la gelosia ed il piacere provato immaginando lei con un altro; al che lei mi disse di portare a casa la rivista per chiarire questa mia confusione, ed anche perché era curiosa. Il giorno dopo portai la rivista a casa.

Sfogliammo il giornale e ...

... commentammo foto per foto, Angela aveva un atteggiamento di meraviglia e curiosità, guardammo le varie foto fin che arrivammo a sfogliare le foto in cui vi era una donna con due uomini, non resistemmo più all'eccitazione accumulata, e facemmo l'amore.

Nel dopo, commentammo questo nostro atteggiamento di eccitazione che ci avevano creato la vista di quelle immagini e arrivammo alla conclusione che: o eravamo dei guardoni, o desideravamo entrambi fare questa esperienza trasgressiva, visto che avevamo perso entrambi la bussola alla visione del trio.

Cosi nei giorni a seguire prendevamo la rivista, commentavamo queste immagini, ed io le dicevo che mi sarebbe piaciuto che una di quelle donne fosse lei, rideva con una risata leggermente nervosa, ma poi si lasciava andare e finivamo sfogando la nostra libidine.

Alcuni mesi dopo, anche in seguito a tanti ragionamenti e chiarimenti tra noi, avevamo capito che tutti e due desideravamo trasgredire; anche Angela mi confessò che le sarebbe piaciuto scopare con un altro, ma doveva essere fuori dalla nostra cerchia di amicizie e parentela, cioè uno sconosciuto: e che assolutamente lei mi desiderava presente ed attivo.

Appurata questa certezza da parte di entrambi, adesso si trattava di trovare il terzo. Allora non esisteva intenet; e non esisteva o non ne eravamo a conoscenza del'HIV.

Esistevano dei settimanali che pubblicavano solo inserzioni; tra cui quelle personali, ove gli inserzionisti offrivano e chiedevano ciò che ...