1. Un pomeriggio particolare


    Data: 19/09/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: anonimo21

    ... stessa cosa. Passò qualche minuto così. Poi mi disse che ero pronto. Mi girai. Lui restò sempre sdraiato sul mio letto. Lo osservavo ed era un dio greco ai miei occhi. Perfetto. Mi chiese se avessi mai preso un cazzo come il suo che misurava 23 cm e gli risposi di si. Sorrise e mi diede della puttana. Sorrisi a mia volta ancora eccitato. Appoggiò la cappella al buco e mi disse “Quando vuoi”. Il suo tono era calmo, tranquillo e rassicurante. Spinsi in fuori il buco e mi abbassai. Entrò subito e non sentii nessun dolore. Entrò tutto, centimetro dopo centimetro, fino in fondo. Mi sentivo pieno ma ne avrei preso ancora se avessi potuto. Mi sorrise ancora, dopo di che mi alzo leggermente con le gambe così che restai sospeso sul suo cazzo e con dei movimenti lenti di bacino cominciò a muoversi dentro di me. Era bellissimo. I suoi colpi, prima lenti e tranquilli, aumentavano sempre più di intensità e velocità. Sentivo il suo bacino sbattere contro il mio culo facendo il tipico rumore. Mi scopò così per qualche minuto. Sul suo volto un’espressione di intenso godimento. Poi mi fece alzare e mi disse di mettermi a 90. Venne dietro di me e mi penetrò ancora. Stavolta i colpi furono subito forti e decisi. Sentivo il mio culo aprirsi e il suo cazzo entrava sempre più facilmente. Poi si fermò. Credevo che stesse per venire ma mi disse che non era ancora finita. Si alzò e uscì dalla stanza. Tornò con il manganello in mano e mi disse che voleva fare una cosa ma che aveva dovuto ...
    ... disinfettarlo prima. Non capii. Mi fece mettere a testa in giù, appoggiato a terra e la schiena sorretta dal borde del letto e si mise in piedi difronte a me. Prese il lubrificante e me lo mise abbondantemente sul buco e sul suo cazzo e, con il manganello sempre in mano riprese a scoparmi. A un certo punto sentii una pressione sul mio buco. Alzai gli occhi e vidi che vi aveva appoggiato il manganello. Sgranai gli occhi terrorizzato. Provai a spostarmi ma lui mi trattenne con la mano libera per la caviglia e mi disse di stare fermo e zitto e che ero una vacca da sfondare. La dolcezza che aveva avuto negli ultimi minuti sparì e ritornò la durezza iniziale. Spingeva il manganello lubrificato contro il mio buco e mi diceva di stare rilassato perché altrimenti lo avrebbe fatto lo stesso ma mi avrebbe fatto male. Così cercai per quanto possibile di rilassarmi ma avevo davvero paura. Spingeva e lentamente la punta del manganello entrò. Stavolta provai dolore. Sentivo il buco strapparsi e vidi scendere qualche goccia rossa di sangue. Mi scese anche qualche lacrima ma lui continuò, incurante, a infilare il manganello dentro. Dopo un po’ si fermò e resto immobile per almeno un paio di minuti. Non diceva niente. Sembrava che neanche respirasse. Si sentiva solo il mio respiro affannoso mentre cercavo di rilassarmi. Lo odiavo! Pensavo che era solo uno stronzo insensibile ma non dissi niente; non sono un tipo che dà soddisfazioni.
    
    Inaspettatamente lo tirò fuori e ritornò ad essere dolce. Mi chiese ...
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