1. Schiavi per sempre - seconda parte


    Data: 20/09/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Honeymark

    ... conficcato nel culo e con la fiammella che aveva consumato parte del cero mi diede alla testa. Il buco del culo allargato che si serrava intorno al cero mi provocava un senso indescrivibile di piacere libidinoso che non avevo mai provato prima di allora.
    
    - Devi spegnere il cero con la bocca, - mi disse. – Poi sbocchinerai il cero come se volessi farle un pompino così.
    
    Non ero sicuro di aver capito bene, ma una cosa era certa: dovevo spegnere la candela con la bocca,
    
    Non esitai e la presi in bocca, spingendo la lingua in modo che la spegnesse subito. Ci riuscii, ma il sapore della cera era davvero forte, nauseante. Me la spinsi in gola più che potevo, poi la sfilai.
    
    - Bene, - ordinò allora. - Succhiale il cero così per qualche minuto, come se fosse un cazzo e volessi farlo venire.
    
    Mi misi all’opera con foga, perché volevo assecondarlo a tutti i costi. Sbocchinai il cero facendomelo scorrere in bocca fino in fondo e sfilandolo con accurata lentezza. La cera aveva un sapore disgustoso, ma vista la situazione lo trovai accettabile. Feci attenzione a non grattare con i denti la cera. Non lo sapevo, ma in quella maniera stavo imparando a fare un pompino.
    
    Dopo qualche minuto di lavoro stancante ma soddisfacente per lui, sentii che la mia compagna cominciava ad avere reazioni strane. Si mise addirittura a mugugnare. Era come se il cero fosse vivo, come se fosse parte di lei. Pareva incredibile, ma sbocchinandole la parte rimasta fuori le sollecitavo l’interno del ...
    ... retto senza saperlo. Non sapevo neppure che la donna (o l’uomo) potesse avere l’orgasmo anale e io francamente allora non avevo mai visto neanche quello vaginale. Fatto sta che a un certo punto lei cominciò a dare colpi di bacino, rendendomi difficoltoso tenere il cero in bocca. Poi ebbe delle contrazioni sempre più ravvicinate e mi resi conto di averle fatto qualcosa di orribile o di fantastico. Io mi ero limitato a obbedire al Padrone.
    
    - Puoi fermarti, - ordinò poi.
    
    Sfilai il cero e guardai il culo di lei, col cero che usciva dal culo se le natiche che ancora si contraevano attorno a lui facendolo sobbalzare come se gli avessi fatto una sega.
    
    Quando si placò, toccò a lei. Il Padrone ci fece girare e adesso ero io a dare il culo candelato a lei.
    
    - Fagli la stessa cosa, - le ordinò. – Fagli un pompino al cero.
    
    Non perse un attimo, desiderosa anche lei di assecondare il nostro Padrone con la massima solerzia. Cominciò a prendere il cero in bocca, spegnendolo così, e a succhiarlo come avevo fatto io. Ogni tanto la sentivo avvicinarsi al culo e la cosa mi faceva impazzire. Il cazzo mi si era gonfiato all’inverosimile, anche se di natura era piccolo piccolo. Temetti di venire, ma lasciai che fosse l’anziano a comandare.
    
    E infatti la fermò prima che venissi. Peccato, pensai. Una sega interrotta è una sega perduta. Ma lì non ero io a dover godere, ma solo il Capo. Sperai che col tempo si ripetesse una situazione così…
    
    - Bene ragazzi, - disse. – Ho visto che vi ...
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