1. Come parlarne?


    Data: 21/09/2019, Categorie: Feticismo Autore: VB1977, Fonte: EroticiRacconti

    ... te.” La scrutai, cercando di capire. “Ma è chiaro, no?” proseguì, “sapevi poco o nulla del travestito e del tizio erotico. Ma quando hai parlato del romantico, è stato evidente. Tutto quello che hai detto era pieno di desiderio e passione. A meno che tu non sia un attore, solo se vivi quella situazione puoi parlare così. E tu non sei un attore. Perciò… E quindi ora nasce spontanea una domanda: chi è la fortunata?” Dissolti ormai i dubbi degli incubi passati, realizzai di avere davanti a me l’amica di sempre. E quest’ultima domanda lo confermava. Aveva sempre cercato di “accasarmi”. E questo accadeva ogni volta che io manifestavo, a detta sua, interesse verso qualche ragazza. Era evidente che anche questa volta aveva letto qualche segnale che la stava spingendo ad aiutarmi nella mia storia d’amore. Solo che non c’era alcuna storia d’amore. A causa del mio segreto, avevo sempre rifiutato l’amore e stroncavo sul nascere ogni tentativo di infatuazione del mio cuore. Lo spezzavo immediatamente ed impietosamente per evitare sofferenze inutili e pesi insopportabili a lungo termine. Avevo già un peso e una sofferenza da portare, il mio feticismo per i piedi. Sospirai, sollevato:“nessuna”. “Non vuoi dirmelo? Non sei mica obbligato” commentò. “Non c’è nessuna davvero” insistetti. Mi scrutò, indagando la mia espressione. “Perché non rispondi invece alla mia domanda invece?” “Quale domanda?” “Qual è la cosa più difficile da dire ad una persona?” La vidi riflettere. La conoscevo e ...
    ... avevo colto subito, dalla sua espressione, che sospettava un tranello. “Ok, dimmelo tu. Io pensavo a ‘ti amo’, o dover comunicare un decesso… Ma è ovvio che non è quello a cui ti riferisci…” “In effetti sono cose difficili da dire.” “Allora?” “Allora ho impiegato quasi cinque anni per dire alla mia migliore amica, la persona di cui mi fido di più in assoluto, che sono un feticista. E per tutto il tempo ho avuto il terrore di perdere la sua amicizia. Mettiamo che io mi innamori… Quella ragazza deve, e ripeto deve, accettarmi. E deve farlo subito. Devo saperlo subito cosa pensa. Però come si fa? Non posso farmi avanti e dirle ‘mi piaci e vorrei leccarti i piedi’. Mi guarderebbe disgustata e in cinque minuti lo saprebbero le sue amiche… E dopo altri cinque minuti i ragazzi delle sue amiche… Sarebbe un incubo… Non posso innamorarmi e scoprire che…che lei è disgustata da questa cosa. Non voglio rimanere represso e inappagato per sempre. Come si può stare accanto e amare una persona che ti dice ‘non ne voglio sapere, mi fa schifo solo pensarci’, condividendo l’intero percorso di una vita nella quale non puoi sfogare i tuoi desideri con lei e, per rimanerle fedele, non puoi farlo neanche con un’altra?” Mentre parlavo, mi ero innervosito. Debora mi guardava pensierosa. “Potrei avere un’idea” disse infine. In qualche modo mi scosse dalla mia frustrazione. Attesi, con aria interrogativa, che proseguisse. “Non guardarmi così, devo ancora pensarci a fondo.” Si alzò ed io con lei. Ed in un ...
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