1. Pausa di riflessione (terza parte)


    Data: 21/09/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: suntopless

    ... sua bellezza, ma amavo lei soprattutto, i suoi modi, la sua testa, il suo modo di pensare. Anche se ora la situazione era assolutamente assurda, impensabile, imprevedibile. Ma avevo anche un cazzo iperdritto, come non mai. Fu una delle scopate più belle della mia vita. Ansimavo in maniera indecente, così come godevo in maniera indescrivibile.
    
    Anche lei, Yoko, era scatenata. Si dimenava come non aveva mai fatto prima di allora. Partecipava in maniera predominante a questo amplesso, come non aveva mai fatto prima di allora. E urlava, urlava di piacere. Sudati all’inverosimile, in contemporanea esplodemmo entrambi in un meraviglioso orgasmo.
    
    Mi continuò a baciare, mi scombinò con le mani tutti i capelli, come faceva sempre quando era in preda all’amore.
    
    D’improvviso poi si alzò e si diresse verso il bagno dove si chiuse per un bel po’.
    
    Io rimasi ancora sconvolto, oltre che spossato, seduto sulla poltrona.
    
    Gli altri capirono che per quella sera tutto era finito. Cominciarono ad avviarsi nello spogliatoio e cominciarono a rivestirsi. Anche Giuseppe, il padrone di casa, nonché attuale compagno di Yoko. I primi due uomini salutarono e se ne andarono con la speranza di essere invitati una seconda volta.
    
    Lorenzo mi si avvicinò e mi invitò a ...
    ... rivestirmi: lui e Riccardo erano pronti per andare via ed io ero ancora lì nudo!
    
    Mi destai dai miei affollati pensieri e cominciai anch’io a rivestirmi nello spogliatoio.
    
    Avevo quasi finito quando Yoko entrò nella camera.
    
    “Andiamo a casa?”
    
    Non capii al momento, ero sorpreso.
    
    “Dai, sbrigati! Andiamo in macchina e poi dritti a casa nostra!”
    
    Yoko voleva ritornare a casa con me? Nella nostra casa? Io vivevo fuori casa ormai da tantissimo tempo.
    
    Andai nell’altra stanza, chiesi a Lorenzo di darmi le chiavi della sua auto. Lui, insieme a Riccardo, sarebbe tornato in città con Giuseppe.
    
    Yoko ed io salimmo nell’auto di Lorenzo. In un silenzio tombale guidai dritto verso casa nostra. Posteggiai, uscimmo dall’auto e lei mi infilò una mano nella mia mentre con l’altra mi porse le chiavi di casa che per evidenti motivi non avevo più.
    
    Salimmo su, sempre in silenzio. Ci dirigemmo in camera da letto e, dopo esserci denudati in poche frazioni di secondo, cominciammo a scopare selvaggiamente. Non violentemente, ma con passione ed ardore.
    
    Stanchi, dopo non so quanti amplessi, ci addormentammo uno nelle braccia dell’altra.
    
    L’indomani mattina, sempre senza proferire alcuna parola, entrambi capimmo che eravamo tornati insieme. Per sempre!. 
«12345»