Il Fuoco di Mezzanotte
Data: 23/09/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Simone Turner
... distintamente una risata alle mie spalle. «Scusa,» disse la voce dietro di me. «Non volevo… ehm… coglierti di sorpresa.» Avevo capito immediatamente chi fosse, perciò non fui sorpreso quando girandomi mi ritrovai di fronte un ragazzo alto e biondo, tutto sorrisi e fossette. «Marco, che ci fai qui?» Non riuscii a fare a meno di chiederglielo. «…facevo una passeggiata,» disse, come se non si aspettasse la mia domanda. «Tu cosa ci fai qui?» Certo, come no! Pensai. «Prendevo un po' d’aria,» dissi a mia volta. La prima cosa che mi venne in mente. La peggiore… «Lo vedo,» disse indicando il piccolo cilindro di carta sul tavolo. «Sei venuto per l’erba?» Gli chiesi, non riuscendo a celare la nota di delusione nella voce. «Cosa?» Sembrava confuso. «No… voglio dire… No, l’erba non centra nulla...» Teneva gli occhi bassi, sembrava voler aggiungere qualcosa. «Ah…» dissi. Neanche io sapevo cosa dire. Fu Marco a rompere il silenzio per primo. Respiro profondamente prima di parlare senza alzare lo sguardo. «Ale, sei il ragazzo più bello che abbia mai visto.» «Oh…» dissi più sorpreso di quanto fossi mai stato in tutta la vita. Mi si seccò la gola. Marco fraintese il mio silenzio prolungato. «Scusa. Era una sciocchezza, avrei dovuto stare zitto. Torno al santuario, dimentica quello che ho detto.» Disse tutto d’un fiato e fece già per andarsene. «No!» Dissi. Secco. «Aspetta!» Si bloccò immediatamente, senza dire nulla. «Avrei voluto dirti lo stesso in piazza, gridarlo davanti a tutti.» Dissi ...
... dimenticando quasi di respirare. Lui rimase immobile ancora per un attimo, come se gli servisse tempo per assimilare quelle parole. Poi, dopo una manciata di secondi che a me sembrarono ore, rilassò i muscoli e finalmente sorrise di nuovo. Un sorriso luminoso questa volto rivolto apertamente a me. «Grazie agli dei,» disse dopo qualche altro secondo. «È stata la cosa più difficile che abbia mai fatto nella mia vita.» E mentre parlava Marco avanzò fino a trovarsi a meno di un metro da me. «Vuoi restare?» Dissi trattenendo il respiro, non riuscii a guardarlo mentre parlavo. L’erezione nei miei pantaloni era quasi dolorosa. Avevo la testa completamente svuotata. Marco colmò la distanza che ci separava e questa volta si fermò ad appena pochi centimetri. Torreggiava su di me che ero rimasto seduto, incapace di muovermi o anche solo di respirare. Allungò il braccio destro e mi sfiorò il mento con la mano, costringendomi gentilmente ma con decisione ad alzarmi e guardarlo dritto negli occhi. «Sei davvero il ragazzo più bello che abbia mai visto.» Disse Marco con voce roca. Potevo sentire il suo respiro sul viso Feci mezzo passo in avanti, inspirando il suo profumo; un misto di sapone e sudore, muschiato. Mi diede alla testa. Mi sollevai sulle punte dei piedi e alzando il mento accostai le labbra a quelle alle sue. Quando ci baciammo, un brivido corse lungo la schiena di entrambi. Dischiusi le labbra, permettendo a Marco di insinuarci dentro la lingua. In meno di un secondo i nostri ...