Il Fuoco di Mezzanotte
Data: 23/09/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Simone Turner
... corpi erano avvinghiati l’uno all’altro, in un abbraccio inestricabile. Marco mi sollevò e senza interrompere il bacio mi poggiò sul tavolo. Avvertivo la sua erezione premere prepotentemente contro il mio addome. Mi teneva avvinghiato al suo corpo, sfregandosi su di me. Mi portò una mano al viso, passando le dita fra i miei capelli corti. «La prima volta che ti ho visto, fra tutte quelle persone, con il bagliore delle fiamme sui capelli, mi è parso che tu stesso fossi fuoco vivo, sai?» Sussultai, irrequieto. Ma Marco continuò a tempestarmi il viso di baci, fermandosi solo di tanto in tanto, per continuare a parlare. «Poi ho visto il tuo viso sotto le fiamme, e d’un tratto non c’era più nulla. Sei rimasto solo tu. Avrei voluto dirti che ti amavo proprio lì, in quel momento… ma ho temuto che mi respingessi… non mi era mai capitato nulla del genere.» «Tu avevi paura che io ti respingessi?» In quel momento ero davvero confuso e lusingato. Ma soprattutto confuso. Marco aveva smesso di baciarmi, e ora mi studiava guardingo, come per valutare le mie parole. Ma le sue mani non si fermarono, e seguendo il contorno della guancia scesero sulle mie labbra, sfiorandole, poi sul collo e sul petto, esplorava il mio corpo. «Non credo che tu abbia una giusta percezione di te stesso.» Disse, come fosse la cosa più ovvia e naturale di questa terra. Mi liberò della maglietta e rimase un attimo a fissarmi. Poi tornò a baciarmi con passione. E io ripresi il controllo delle mie mani, iniziai a ...
... sbottonargli la camicia, piano, senza staccare nemmeno per un attimo le labbra dalle sue. Poi passai i pantaloni, più complicati, ma alla fine ebbi la meglio. Lui fu molto più abile di me, e prima ancora che me ne rendessi conto ci ritrovammo nudi sotto la luna e le stelle e i rami mossi dalla brezza di quel magnifico albero, stretti in un abbraccio di passione. Marco si spostò un poco, in modo da insinuarsi fra le mie gambe. In quel momento, sentii la sua possente erezione spingere per farsi strada dentro di me. «È la mia prima volta…» dissi, quasi sussurrando contro le sue labbra. Marco ebbe un fremito. «Dici davvero?» «Si,» risposi, semplicemente. Avvertii la sua erezione sussultare e farsi se possibile ancora più turgida. «Non riuscirai a… beh… lo sai, a farlo entrare così.» Dissi arrossendo. «Oh…» fece Marco perplesso, poi si illuminò, «Oh! Hai ragione,» disse, si portò le dita alla bocca per raccogliere un po' di saliva. Le passò fra le mie gambe, massaggiandomi a lungo, fino a che mi rilassai. E poi sulla sua stessa erezione. Quando sentii nuovamente la pressione del membro di Marco contro il mio corpo, chiusi gli occhi, in attesa. Marco riportò le labbra sulle mie forzandole ad aprirsi, e ci insinuò dentro la lingua intrecciandola alla mia in un bacio appassionato. Poi spinse. Cercai di rilassarmi, ma il dolore era troppo forte. Non avrei mai immaginato di provare tanto dolore, era come avere un ferro infuocato che si faceva strada a forza nei miei visceri. Solo quel ...