A caccia - capitolo 4 - la carne di bisonte
Data: 25/09/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: anonimo21
... rimasto di marmo per tutto questo tempo e adesso lo toccavo di nuovo. Mi dispiaceva averlo tralasciato tanto ma c'erano anche altre attrazioni nel parco divertimenti di Pone.
Mi sollevai e lui fece lo stesso. Adesso sembrava posseduto. Ardeva come un fuoco, non riusciva più a ricevere e basta: voleva fare, voleva toccare. Con forza mi tolse il maglione e la camicia e mi leccò il torace. Per più di dieci minuti (credo) mi leccò un capezzolo. Ogni tanto provavo a staccarlo con le mani finché me le prese e le strinse forte affinché non potessi più oppormi. Godevo e volevo gridare ma cercavo di trattenermi. (Nei giorni successivi non potei toccare quella zona perché mi faceva troppo male!) Si sollevò e mi infilò la lingua in bocca. Con violenza e forza. Le sue mani forti esploravano con potenza il mio corpo. Arrivarono ai pantaloni che abbassarono e, con essi, gli slip. Io mi tolsi le scarpe e in un attimo fui nudo. Mi disse quanto gli piacevo e lo vidi scendere con la lingua lungo i miei addominali per poi imboccare il mio sesso fino in fondo. Lo leccava e lo succhiava. Si vedeva che era un po' inesperto in questo campo perché ogni tanto sentivo i denti sfregare sulla cappella. Ma, comunque, mi fece godere parecchio con la sua bocca. Dopo non so quanto tempo mi fece posizionare sul divano nella stessa posizione in cui io avevo posizionato lui. Si abbassò tra le mie natiche e le aprì. La corrente fredda che sfiorò il mio buco mi diede un brivido e desiderai ardentemente la ...
... sua lingua su di me. Non mi fece aspettare e, sapientemente, mi fece un cunnilingus da favola. È una pratica che adoro ma, dei miei amanti, quasi tutti non erano stati in grado di farlo bene. Lui, invece, era un maestro. Mi stava facendo godere e, al tempo stesso, mi stava allagando tutto. Sentivo lo sfintere aprirsi e chiudersi sotto i suoi colpi di lingua magistrali. Quando alla lingua aggiunse le dita credetti di svenire. Le sfregava nel contorno del buco e la lingua si insinuava all'interno. Lo sentii sputarmi un paio di volte nel solco e questo mi eccitò, se possibile, ancora di più. Sentii un dito strofinarsi prepotentemente sul buco e quest'ultimo aprirsi spontaneamente. Non si fece sfuggire l'occasione e una grossa falange entrò in me. Uscì quasi subito e, dopo un'altra breve leccata, entrò ancora, questa volta più in fondo. Quel grosso dito lo sentivo muoversi e rigirarsi nel mio retto. Ero così eccitato che ne volevo subito un altro ma non lo dissi. Lui lo capì da solo e raddoppiò le presenze. Adesso entrava e usciva dal mio ano tranquillamente e la tanta saliva faceva da lubrificante. Quando si asciugava ne aggiungeva altra con un paio di leccate o sputando. Dopo qualche minuto le dita erano diventate quattro e io godevo e mi contorcevo come un gatto che fa le fusa. Le usciva e le entrava solo fino alla seconda falange, stimolando tutta la porzione esterna del buco. Era una sensazione meravigliosa. Quando le uscì mi dispiacque ma la sua lingua tornò a leccarmi. Lo ...