1. Grazia


    Data: 28/09/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: davesun

    ... euro, una miseria. Quel giorno fece davvero fatica a concentrarsi e il suo lavoro ne risentì non poco. Aspettava con ansia il ritorno dell�ingegnere, con il suo bel discorsetto preparato in testa. Finalmente verso sera Davide rientrò in ufficio dal cantiere. Come faceva sempre salutò la sua segretaria, e si diresse velocemente verso il suo ufficio, si stravaccò sulla sua comodissima poltrona anatomica, ritenuta da lui uno dei migliori acquisti della sua vita, e cominciò a leggere le mail che la sua impiegata le aveva diligentemente preparato in bella vista. Completamente assorto nella lettura sentì bussare allo stipite della sua porta, e istintivamente alzò gli occhi e si beò della vista di Grazia, con la sua casta camicetta bianca con un solo bottone slacciato, quello più in alto, e i suoi pantaloni neri appena attilati, che facevano intuire le sue fattezze, ma non le scoprivano. A Davide Grazia era sempre piaciuta, fin da quando l�aveva conosciuta. Non aveva mai voluto provarci, perché riteneva che fosse fondamentale tenere separati il lavoro dalla vita privata, per cui non aveva mai nemmeno accennato a un eventuale pranzo insieme. Questo però non lo tratteneva dal poterla guardare e spogliare con gli occhi, dall�immaginare di poter stringere tra le mani le sue piccole tettine e possederla, farla gridare di piacere come sicuramente, pensava lui, suo marito non era in grado di fare. -Posso parlarti un secondo? Quella frase lo riportò istantaneamente alla realtà -Ma certo ...
    ... siediti Grazia spostò la sedia, e delicatamente ci si sedette sopra, accavallando le gambe in un gesto tanto sensuale quanto non voluto. In pochi minuti la donna fece, con un filo di voce, il riassunto della vicenda, parlò della situazione del padre, dei tempi lunghissimi necessari per fare l�operazione in maniera ordinaria, e poi dolorosamente cominciò a parlare della fallimentare situazione finanziaria della famiglia, di come suo fratello aveva rovinato tutti, e alla fine, rossa in volto, disse la fatidica frase che si era preparata a lungo: -Ho veramente bisogno di quei soldi, mi servono per salvare la vita di mio papà, ed ecco, ehm, mi chiedevo�.se potessi prestarmeli tu e io te li potrei ridare tanto al mese� La ragazza non aveva ancora finito la frase che la mente allenata ai numeri dell�ingegnere cominciò a fare calcoli, peraltro non complicati da fare: (dunque 40000 euro, se mi ridà 1000 euro al mese ci vanno 3 anni e mezzo, ma come fa che guadagna 1200 euro a darli praticamente tutti a me�.quindi a 500 euro al mese ci vanno 7 anni, il tutto senza contare il benchè minimo interesse). La risposta di Davide non si fece allora attendere: -Io potrei imprestarteli, ma tu come pensi di ridarmeli? -Non lo so proprio Rispose la ragazza, rossa in volto e con lo sguardo supplicante, ma un modo lo troverò di sicuro. Ti prego, ne va della vita di mio padre, ti prego. Fu allora che nella mente di Davide comparì prepotente l�idea, e senza pensarci su due volte le parole gli uscirono ...