1. Grazia


    Data: 28/09/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: davesun

    ... di bocca da sole -Allora ascolta. Io i soldi te li do, ma visto che sono sicuro che non riuscirai a ridarmeli indietro, perlomeno non in tempi ragionevoli, io penso che potrei avere qualcosa in cambio. -Che cosa?- rispose la ragazza, gli occhi improvvisamente colmi di speranza -Io in cambio voglio te. Diciamo che per me tu vali�vediamo�.6000 euro all�anno. Ma attenzione, io non voglio il tuo corpo, almeno non voglio solo quello�io voglio la tua vita. Ora se accetti tu diventerai mia, e farai quello che io ti dico di fare. Mi firmerai delle cambiali, che a debito estinto verranno strappate. Se non farai quello che voglio, se mi disobbedirai, le manderò all�incasso. Ora non devi decidere subito, hai tempo fino a domani sera alle 18,00, a fine lavoro. Se accetti ti farò subito un assegno ed economicamente sarai a posto. Se rifiuti, spero che rimarremo amici come prima, anche se credo che sarà molto difficile continuare a collaborare. La ragazza ascoltava quelle parole, la faccia stralunata di chi non se lo sarebbe mai e poi mai aspettato un discorso del genere. Riuscì a rispondere solo un �ok, ti farò sapere� che nemmeno lei si aspettava di pronunciare, al posto di mandarlo a quel paese. Grazia si diresse alla sua scrivania, aprì l�armadio al cui interno c�era il cappotto, si sistemò la sciarpa e uscì dall�ufficio. L�aria era gelida, e la pioggerellina tipica invernale le pizzicava la pelle. Stretta nel suo cappotto, camminava per raggiungere la sua macchina e pensava alle ...
    ... parole pronunciate poco prima dall�ingegnere, che le rimbombavano nel cervello:�Io voglio la tua vita�. Questi pensieri la accompagnarono fino a casa, dove nemmeno il cucinare per suo marito e sua figlia la distolse dai suoi pensieri. Finita la cena la casa ripiombò nel silenzio, con sua figlia a chattare con chissà chi, e suo marito incollato al televisore, telecomando stretto nella mano e stravaccato sul divano, mentre lei lavava diligentemente i piatti. Continuava a pensare a quella assurda proposta, e ogni volta che ci pensava la sua opinione cambiava. Ora era nel momento �domani vado e lo mando a fare in culo, lui e i suoi soldi�, e un secondo dopo pensava al modo di ottenerli senza dover sottostare a quell�incredibile accordo. A notte fonda ancora pensava angosciata a come fare, con quel coglione di suo marito che dormiva beato di fianco a lei, e lei che si chiedeva se fosse scemo o se lo facesse per non andare in guerra; come era possibile che lui dormisse così mentre lei era evidentemente ansiosa e preoccupata? Arrivò alla fine la giornata fatidica e lei ancora non aveva deciso cosa fare. Si fece una doccia sperando che l�acqua cancellasse dai suoi tratti l�effetto di una notte insonne, si vestì di malavoglia e si preparò, come tutte le mattine, ad andare al lavoro. L�ingegnere, per tutto il giorno, si comportò con lei come se niente fosse, come se quelle strane parole non fossero mai state pronunciate. Arrivarono presto le 18,00, e durante ognuna delle ore in cui era ...