Tagliati fuori
Data: 29/09/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: FinnTanner
... intenso e sconvolgente del primo.
Era così esausto che si addormentò sul mio letto. Gli sciolsi i polsi senza che se ne accorgesse. Il suo viso era talmente pallido da far sembrare le palpebre bluastre, aveva le ciglia lunghe e curve e la bocca morbida e rosa incurvata che nel sonno gli conferiva un espressione quasi accigliata. Lo baciai dolcemente e rimasi per un attimo a fissarlo con intensità. Forse mi stavo davvero innamorando.
Quando uscii per riprendere servizio sul ponte di comando lo lasciai ancora profondamente addormentato.
Nel corridoio, davanti al mio alloggio trovai ad aspettarmi il capitano Dejana.
«È carino,» disse soltanto con un sorriso rassicurante, il suo sguardo però era imperscrutabile come al solito.
«È mio.» Gli dissi con la voce più ferma che riuscii a trovare.
Il capitano si limitò a sorridere e mi invitò a seguirlo sul ponte con un cenno del capo, senza aggiungere altro.
L’avaria al sistema di comunicazione non era ancora stata riparata, eravamo tagliati fuori dall’Impero da quasi quattro ore. Sul ponte erano presenti tutti e quattro gli ufficiali alle comunicazioni della nave ma nessuno aveva una soluzione e il capitano iniziava a rabbuiarsi. Il sorriso che normalmente usava per mascherare lo sguardo freddo e cinico che lo contraddistingueva si stava incrinando e l’equipaggio del ponte di comando era inquieto. Temevano me, ma erano letteralmente terrorizzati dal capitano quando era contrariato da qualcosa, il che per ...
... fortuna succedeva raramente.
«I sistemi della nave funzionano entro i normali parametri, non ci sono anomalie, abbiamo ricontrollato tre volte, signore, semplicemente non ci sono comunicazioni in entrata.» Stava spiegando l’ufficiale alle comunicazioni più anziano dei tre.
«Questo non è possibile,» la voce del capitano poteva apparire calma, ma chi lo conosceva abbastanza bene sapeva che era sul punto d perdere la pazienza. Gli ufficiali alle comunicazioni fecero un passo indietro. «Dunque mi state dicendo che da quattro ore l’Impero avrebbe cessato ogni genere di comunicazione?» Disse, stringendo la mano sul bracciolo della sua poltrona fino a far sbiancare le nocche.
Aveva alzato la voce, e non era un buon segno.
«No signore, non ci sono comunicazioni in entrata ne dall’Impero ne da altre fonti, militari o civili.» Si spiegò meglio l’ufficiale anziano con voce tremolante.
Tutto l’equipaggio del ponte, me compreso, si immobilizzò mentre il capitano sembrava concentrato a riflettere su quelle parole. Quando dopo qualche secondo si alzò con calma dalla sua poltrona, uno degli ufficiali alle comunicazioni si lasciò sfuggire un gemito acuto di puro terrore.
«Devo pensare,» disse alla fine con voce controllata. «Comandante Gasco, venga con me.»
L’equipaggio riprese a respirare solo quando ci avvicinammo alla soglia. «Voglio una soluzione per quando sarò di ritorno, è chiaro?» Disse il capitano un attimo prima di uscire, senza nemmeno voltarsi.
«Sissignore,» ...