Tagliati fuori
Data: 29/09/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: FinnTanner
... stiva gelida, era contagioso. Appena notò il mio sguardo di rimprovero si zitti immediatamente e ritorno immobile nella posizione di attenti.
«Non essere stupido, non vivrai in una stiva.» Gli dissi. «Per tua fortuna si è appena liberato un alloggio sul ponte sette. Farà al coso tuo.» Qualcosa mi suggeriva che al tenente Nardi non sarebbe più servito un alloggio sul ponte ufficiali.
Dopo averlo fatto rivestire, accompagnai personalmente Daniele al suo nuovo alloggio sul ponte sette. C’era il cambio turno e durante il tragitto, nei corridoi e sull’ascensore, attirammo numerosi sguardi, per lo più di aperta curiosità, ma nessuno si spinse a chiedermi chi fosse quello sconosciuto ne tanto meno dove lo stessi portando. Approfittai di quella camminata silenziosa per riflettere su cosa avrei fatto di quel ragazzo. Era bloccato forse per mesi su una nave militare, senza un minimo di addestramento e a stretto contatto con centinaia di soldati probabilmente poco propensi a mostrarsi accoglienti con quello che sarebbe stato sicuramente considerato un intruso, che inoltre aveva fatto degradare e incarcerare un collega e per alcuni un amico. Era impossibile che l’intera vicenda non si venisse a sapere. Anche se avessi ordinato alle tre guardie il silenzio, prima o poi era inevitabile che tutta la storia saltasse fuori.
Arrivammo davanti all’ingresso dell’alloggio prima che trovassi una soluzione. Richiamai l’attenzione di due guardiamarina in servizio sul ponte e procedetti a ...
... sbloccare la porta.
«Liberate la camera dagli effetti personali del tenente Nardi,» ordinai alle guardie che mi guardarono confuse. Durò solo una frazione di secondo, quando videro che dicevo sul serio entrarono immediatamente nell’alloggio e senza fiatare iniziarono a mettere da parte tutto quello che era appartenuto all’ufficiale che aveva vissuto li dentro. «Mettete tutto in una cassetta di sicurezza del deposito e registratela per un detenuto.»
Le due guardie si scambiarono uno sguardo fra il sorpreso e il preoccupato ma non chiesero spiegazioni. «Signorsì, signore.» Dissero soltanto prima di allontanarsi con gli effetti personali del nuovo ospite delle celle imperiali.
Daniele non si era mosso da quando avevamo messo piede nell’alloggio. Era una stanza abbastanza confortevole, pensata per rispondere alle necessità di un ufficiale di medio livello. Aveva anche un minuscolo oblò nella stanza principale, con vista sull’esterno della nave, un piccolo divano dall’aria scomoda, una scrivania, una camera da letto relativamente spaziosa e un bagno personale, tutto sui toni blu dell’insegna imperiale.
«Puoi muoverti liberamente nelle aree comuni di questo ponte, e in quelle sui ponti dall’otto al quattordici, dove ci sono gli alloggi dei soldati, sui ponti 5 e 6 troverai punti di ristoro, palestre e area studio. Mi aspetto che non rimarrai con le mani in mano mentre starai qui.» Le condizioni del suo soggiorno forzato sulla nave mi sembravano più che soddisfacenti, ...