Luna di miele a cuba (2a e ultima parte)
Data: 30/09/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: cuckold211, Fonte: Annunci69
Una volta placati i sensi, lei decise di recarsi in palestra, "perché - disse - non possiamo ridurci come Annibale agli ozi di Capua".
Io andai al mare: vi era un sole che invogliava.
Lì incontrai la coppia che avevo visto scopare dal terrazzino; mi riconobbero, ma, essendo svedesi, non riuscivamo a comunicare, per cui usammo il linguaggio universale del corpo, spruzzandoci acqua e divertendoci a toccarlo vicendevolmente con abbondanti lazzi e frizzi.
Ritornai in camera per una doccia e prepararmi per il pranzo.
Sopraggiunse anche Arianna e, con fare misterioso, prese a raccontarmi della sua esperienza in palestra.
"Amore, ero lì agli attrezzi, quando... indovina chi mi si presenta davanti?"
"Cosa posso saperne... dai... dillo tu"
"No, devi indovinarlo" e giù a botte e risposte di questo tipo, finché si decise a vuotare il sacco.
"Il ragazzo del bar, quello stesso di ieri nella jacuzzi".
Lo avevo proprio cancellato dalla mente e, quindi, ne restai sorpreso.
"E tu - chiesi - come ti sei comportata? Ti ha visto a figa nuda al bar, avrebbe voluto infilare il piede tra le tue cosce nella jacuzzi... ci ha provato, vero?"
"Certo... ma io l'ho snobbato. Egli è l'addetto all'area fitness e perciò non può, né deve, permettersi di fare il cascamorto con le signore clienti dell'albergo".
"Dici?" e così le raccontai ciò che avevo sentito dire alla lei della coppia matura, vicini di camera.
Era la prima giornata di sole e così decidemmo di ...
... trascorrerla in spiaggia. Una volta lì, mi guardavo intorno e, decisamente, non riuscivo a individuare qualche altra donna che potesse essere interessante quanto la mia. Eppoi, ero riuscito a convincerla a non indossare il reggiseno e, con il solo perizoma, a guardarla da dietro, sembrava completamente nuda.
Quanti "mosconi" le ronzavano intorno, ma lei sembrava non farci caso, mentre, distesa sul lettino, si divertiva a farmi notare come erano indecenti e buffi quanti, provocati dal suo sex appeal, presentavano un evidente bozzo tra le gambe.
Il sole picchiava e noi ci rosolavamo piacevolmente.
Fummo raggiunti dal boy-fitness. Cominciai a pensare che quello ci marcasse stretto, ovvero marcava stretto mia moglie.
"Non è il caso esporsi a lungo al sole" disse, e quelle parole diedero conferma al mio pensiero: che ne sapeva lui da quanto tempo (poco o tanto) eravamo al sole?
"Venga, signora, un bel bagno rinfrescante fermerà la cottura lenta cui si è sottoposta".
Mi moglie gradì l'invito e mi chiese "Vieni anche tu?"
"No - risposi - ancora un po' e vi raggiungerò"
Avevo preferito non seguirli per lasciarli da soli a stuzzicarsi l'un l'altro, mentre io mi sarei goduto in diretta le ben note schermaglie cui Arianna amava abbandonarsi.
Era allegra, si sentiva corteggiata e desiderata, però riusciva a svicolare: ella giocava col tipo, come il gatto col topo.
Dopo poco furono raggiunti da altri due ragazzi e tutti insieme divennero un gruppo che rideva e ...