1. Luna di miele a cuba (2a e ultima parte)


    Data: 30/09/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: cuckold211

    ... ci scambiavamo bacini, incuranti di chi ci fosse intorno e/o potesse sentirci.
    
    Alla prima fermata del pullman, mentre ero in attesa del ritorno di mia moglie dalla toilette, fui avvicinato da un distinto signore del nostro gruppo che, con cordiale e rassicurante sorriso, disse:
    
    "In farmacia, acquisti della pomata di vasellina; vedrà che la strada si aprirà facilmente e senza dolore".
    
    Chiuse la frase con un occhiolino e si allontanò.
    
    Ancora un errore da parte mia: non avevo tenuto conto che, in un'escursione organizzata per italiani, quelli che ci circondavano era ovvio parlassero e capissero la nostra lingua.
    
    Lungo il giro a piedi, seguendo la guida che illustrava luoghi e monumenti, entrai in farmacia e comprai la pomata.
    
    Al ritorno, Arianna allarmata chiese:
    
    "Perché sei andato in farmacia? Non ti senti bene?"
    
    "No, tesoro, ho comprato qualcosa che aiuterà la profanazione del tuo culetto, senza provocare dolore".
    
    Le si accesero gli occhi... "Proviamo subito?"
    
    "Ma no, che dici? Siamo in strada"
    
    "Si, ma tra poco saremo al ristorante per il pranzo e lì ci saranno pure dei bagni, non credi?"
    
    La logica di mia moglie era disarmante.
    
    Eccoci al ristorante e mentre tutti gli altri si proiettavano a conquistare posti a tavola, Arianna mi trascinò per mano nella toilette.
    
    Qui si solleva la gonna, sfila il perizoma e, appoggiandosi con una mano al lavabo, con l'altra si apre le natiche:
    
    "Dai... prova a metterlo".
    
    Attingo della pomata dal ...
    ... tubetto e gliela spalmo sul buchetto, introducendovi dentro anche il dito.
    
    Dallo specchio sul lavabo rilevo una sua leggera smorfia, ma proseguo nell'operazione. Appoggio il pene al suo sfintere e spingo, piano; ancora noto una smorfia di Arianna, mi fermo e chiedo:
    
    "Ti fa male?"
    
    "No, dai, infilamelo"
    
    Proseguii nella penetrazione e lei, con la bocca aperta e gli occhi strabuzzati, dice:
    
    "Il dolore c'è, ma sopportabile. Dai... continua... incula tua moglie".
    
    Le godetti nelle viscere e fu, per entrambi, un'esperienza squassante dal punto di vista emozionale.
    
    Ritornammo in sala pranzo con il timore che tutti potessero leggerci in faccia l'estasi appena provata.
    
    Mi trovai ad incrociare lo sguardo del signore distinto, che, con il pollice della mano destra alzato, mi fece il segno dell'OK?........
    
    Gli sorrisi.
    
    Giunti al momento del dessert, Arianna mi alitò all'orecchio:
    
    "Andiamo a farlo di nuovo?"
    
    Ritornammo alla toilette e stessi movimenti di prima: gonna su, perizoma via, mani di Arianna ad aprire le natiche, mio dito a lubrificare il condotto, cappella appoggiata allo sfintere e... dentro, lentamente, ma inesorabilmente fino in fondo.
    
    Questa volta Arianna ebbe come reazione un sussulto e poi, con un'espressione estatica del viso, emise un lungo gemito di goduria.
    
    "Che bello, amore! Stavamo perdendo tutto questo? Dai, sbattimelo più a fondo possibile: fammi sentire i testicoli schiaffeggiarmi la figa. Inculami e non smettere, fino a ...
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