Prime esperienze, primi casini. - Racconti Erotici

Prime esperienze, primi casini.

... ancor di più per cercare le parole giuste"."Ti ascolto, dimmi pure", mi rispose lei, mentre eravamo entrambi seduti sul suo letto."Ecco ... è da tempo che ci penso. Credo che la nostra relazione debba crescere e svilupparsi, e per farlo non possiamo continuare così, nascondendoci e ricorrendo a dei sotterfugi. Siamo perfino arrivati ad utilizzare la mia infatuazione verso tua sorella come un paravento dietro il quale nasconderci; tutto questo non è giusto e non è onesto".Lei mi guardava imperscrutabile, ma pareva leggermi le parole che stavo per dirle direttamente dalla mia mente."Quello che voglio dire è che dobbiamo prenderci le nostre responsabilità. IO voglio prendermi le mie responsabilità: se tu lo vuoi sono disposto a sposarti, ti chiedo solo di aspettare fino al mio esame di maturità e dopo cercherò subito un lavoro. Parliamo alle nostre famiglie del nostro rapporto, chiariamo le cose con Ennio - che non merita il trattamento che gli stiamo riservando - e continuiamo la nostra relazione a testa alta e davanti a tutti".Giada continuava a non parlare, così io proseguì ed arrivai alla logica conclusione del mio discorso: "Lascia libero Ennio e sposami, ti prego, e vedrai che io ce la metterò tutta per renderti felice e non farti pentire della tua scelta".Lei, a quelle parole assunse una espressione perplessa e quasi impaurita, come se io le volessi togliere la prerogativa di programmare e gestire la vita di entrambi."No!", rispose lei con voce fredda e impersonale ...

... "Io voglio troppo bene al mio Ennio per lasciarlo così ... Mi dispiace non accetto le tue condizioni":"Ma come, dici di amare Ennio e poi vieni a letto con me per mesi? Che razza di discorsi sono questi? Allora io sono stato solo un passatempo per te! mi hai trattato come un giocattolo con il quale divertirsi e niente altro!", le dissi, mentre sentivo lo stomaco torcersi per quella sua risposta così assurda ed umiliante."Mi dispiace se ti sei sentito usato. Io posso solo ammettere che, forse, ho sbagliato a venire a letto con te; ho esagerato e me ne pento. Non pensavo che il tuo coinvolgimento emotivo ti avrebbe portato a tanto".Quella sua risposta auto assolutoria, proferita con tale distacco, mi fece più male di una coltellata e fece calare su di me una sensazione di profondo disgusto nei suoi confronti."A questo punto credo che questa nostra relazione non abbia più senso di esistere. Ho capito perfettamente che tu non mi ami e che intendi proseguire la tua relazione con Ennio non per amore, ma per puro interesse", replicai con la morte che si era impadronita del mio cuore. "Finiamola qui. E' la cosa migliore per entrambi!".Me ne andai via da casa sua triste, incazzato e con una gran voglia di piangere. Non la rividi più e il dolore per la sua perdita continuò a tormentarmi nei giorni a venire.Il mio rendimento scolastico prese a precipitare in caduta libera, proprio in un momento molto delicato, tanto da impaurire seriamente anche i miei genitori su di una possibile mia ...