1. 19 - tramonto d'autunno


    Data: 03/10/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: samantho91

    ... in un certo modo comunque positivamente diversa: Andrea faceva meno storie anche per cose che in genere non mi lasciava fare. Cominciò a desiderare molto più spesso di essere inculato, ormai succedeva tutte le volte che avevamo rapporti, mentre prima era un evento eccezionale che si lasciasse penetrare, specialmente di sua iniziativa e non per accontentare me. Oltretutto lo prendeva decisamente meglio, senza particolari storie, senza lamentare dolore o granché insofferenza. A volte ebbi l'impressione che sopportava, ma io continuai perché sapevo che se sopportava voleva dire che era sopportabile, eravamo sempre stati chiari su questo: se una cosa non la si vuole, si dice e ci si ferma. Se non mi fermava significava che voleva che continuassi, e se continuando gli facevo male voleva dire che voleva sentire un pò di dolore, evidentemente non era eccessivo e sotto sotto sentire lo sfintere messo alla prova gli piaceva eccome. Cominciò anche a concedermi molto più spesso, anche questo quasi tutte le volte che avevamo rapporti, a venirgli in bocca.
    
    Tutto questo però non si poteva considerare un'inversione di ruoli, perché non stava succedendo che io inculassi lui invece che essere lui a inculare me: lui mi inculava come sempre, tanto e forte godendo beatamente, il suo ruolo di maschio alfa voglioso di piantare il suo cazzone in un buco e svuotarcisi le palle dentro non era minimamente sminuito. Semplicemente accadeva che dopo una scopata "tipo", cioè dopo aver preso cazzo io ...
    ... in tutti i modi e posizioni possibili e immaginabili, dopo averlo fatto sborrare una, due, a volte anche tre volte dentro il mio culo, o in bocca e/o in faccia, quando insomma potevamo tranquillamente ritenerci soddisfatti e appagati (come fino a fine agosto infatti di norma succedeva), lui mi chiedeva di possederlo. Era molto dolce, mi chiedeva di permettergli di donarmi gli stessi piaceri che io avevo appena donato a lui offrendogli i punti più intimi e "irraggiungibili" del mio corpo.
    
    Una scopata in particolare fu a dir poco memorabile verso metà ottobre, lui era a casa mia per pranzo e dopo mangiato, come di consueto, ci chiudevamo in camera mia per un bel riposino.
    
    Appena chiusi in camera ci spogliammo per metterci a letto, io fui nudo prima di lui e mi coricai. Lui un attimo dopo finì di spogliarsi, notai il cazzo duro (ma spesso gli veniva duro già solo per il fatto che si stava spogliando davanti a me, o come quella volta perché io ero nudo da prima di lui e la visione del mio corpo lo aveva stuzzicato a prescindere che poi avesse o meno un'effettiva voglia di scopare, l'erezione non sempre, perlomeno a suo dire, significava che ne avesse voglia).
    
    Appena posò da una parte i suoi vestiti, semplicemente mi raggiunse nel letto, senza dire una parola si sdraiò direttamente sopra di me e mi mise il cazzone dentro mentre mi dava un bacio sulle labbra. Così, con una naturalezza a dir poco anomala, senza alcun preliminare, a secco (ma a quello ci ero piacevolmente ...
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