19 - tramonto d'autunno
Data: 03/10/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: samantho91
... abituato malgrado le sue elefantiache dimensioni). Sdraiato sopra di me e penetrato in un unico, semplicissimo, fluido movimento. Non una parola, non un gemito previo che lasciasse intendere che ci fosse voglia di farlo, senza neppure che io avessi minimamente manifestato il desiderio di fare l'amore. Niente, così: dentro e amen. La cosa mi piacque moltissimo, specialmente perché lo fece che sembrava una coccola: molte volte capitava (specialmente in quel periodo, in cui era diventato più affettuoso) che lui si sdraiasse così, posandosi sopra di me dandomi un bacio, per farmi delle coccole. In genere ci baciavamo, ci mordicchiavamo magari i lobi delle orecchie sussurrandoci parole tanto tenere, ci facevamo i succhiotti sul collo nel mentre che le nostre mani si intrecciavano o accarezzavano a vicenda le spalle, la schiena, i fianchi, a volte non necessariamente fino a scendere ai glutei. In genere erano semplici dolci coccole che non sfociavano poi nel rapporto sessuale vero e proprio, a noi piacevano molto anche queste e le consideravamo anch'esse "fare l'amore" (più amore di così, di quanto ce ne donassimo con tutte quelle dolcissime effusioni). Stavolta lui aveva fatto esattamente la stessa cosa, cioè posarsi dolcemente sopra di me per coccolarmi, con la differenza che il suo bel pisellone era dentro il mio culetto. Era stato un momento unico, automatico, ma anch'esso molto naturale e tenero. Si ecco, curiosamente sentire quel bel membro duro e pulsante entrare dentro di ...
... me in un primo momento mi diede tanta tenerezza, prim'ancora che una forte avvampata di godimento. Quella penetrazione faceva parte delle coccole. Continuammo così infatti, coccolandoci. Per i primi minuti erano le solite dolcissime coccole, con lo stesso ampio repertorio di tenerezze e carinerie tipiche delle "sole coccole": bacetti, mordicchiatine, succhiotti, qualche scherzosa leccatina in viso o sulla punta del naso, o anche semplicemente stare fermi a far nulla se non assaporare con tutti i nostri sensi la presenza dell'altro, il contatto, l'amore che ci trasmettevamo con l'odore della nostra pelle, il levigato tocco del suo corpo delicato sul mio, il calore, il battito cardiaco che riuscivamo a sentirci a vicenda, era una delle cose più intime e stupende che adoravamo: rimanere così, immobili abbracciati, nel silenzio perfetto della nostra intimità, fuori da tutto il resto del mondo, talmente quieti da poter sentire il battito. Anche stavolta ci facemmo le coccole così, cambiava solo che avevo il suo membro dentro. Non lo muoveva ancora di proposito, si muoveva passivamente per effetto degli altri suoi movimenti mentre ci coccolavamo, mentre ci strusciavamo. Come già alcune altre volte era accaduto, l'atmosfera era talmente carica di amore, di dolcezza, ci stavamo facendo talmente tanta tenerezza a vicenda che ci venne inevitabile commuoverci. Si, succedeva, io mi commuovevo per la dolcezza di un uomo così profondamente e teneramente innamorato di me, e lui presumo per i ...