I dolori di Luca -seconda parte
Data: 06/10/2019,
Categorie:
Feticismo
Autore: Paolo Vergani, Fonte: EroticiRacconti
... con qualcuno del suo problema, a verbalizzarlo , iniziando il processo di accettazione comunicando ad un altra persona la ragione della sua sofferenza. “ No ti prego..” Pregò Luca con la sua lamentosa, ancor più del solito, femminea voce. “Rimani.Posso dirti solo che si tratta di una cosa di cui mi vergogno….” “ Una cosa che hai fatto?” Chiese lei fingendo di non sospettare nemmeno lontanamente di che si trattava, per rassicurare l’amico e fargli credere che in fondo il problema non era ai suoi occhi così evidente come lui temeva . “ No si tratta di una cosa che ho…purtroppo..” “ Che cosa? Se ti rende così triste liberatene“ suggerì lei:il gioco cominciava a divertirla parecchio, le procurava un piacere la cui natura aveva dormito a lungo dentro di lei… “ Non posso liberarmene, è parte di me…è attaccata a me….” La voce di Luca era tornata atona, quasi fosse emessa da un automa. Renata finse di spazientirsi e minacciò nuovamente di andarsene e lasciarlo lì, solo, a macerarsi. “E’ una parte del mio corpo…” confessò lui con uno sforzo evidente, nel tentativo di trattenerla. “ E perché dovresti liberarti di una parte del tuo corpo….è malata?” Chiese Renata fingendo apprensione. “stai nascondendo qualcosa a tua madre…guarda che la chiamo subito…” “ No…non è malata anzi forse soffre di un eccesso di salute e di prosperità, almeno a giudicare dall’aspetto..” Luca sorrise amaro. Renata si sorprese ad ammirare il suo senso dello humour in fondo stava parlando del suo opulento ...
... deretano. “Senti sono stanca di questo giochetto….parla chiaramente.” “ Non posso mi vergogno troppo, eppoi tu sei una femmina, ma forse morirei di vergogna anche se fossi un maschio….forse di più per lo meno sento che tu sei buona e che non mi prenderesti in giro…per questa mia cosa…” “E’una cosa nascosta….da vestito non si vede..? Come avrei potuto non notare questa tua cosa se appartiene al tuo corpo? “ chiese con voce dolce Renata, il suo compagno cominciava a fargli tenerezza anche se godeva del suo turbamento, del suo evidente imbarazzo, sentiva che Luca aveva bisogno di liberarsi, di parlare con qualcuno del suo problema. “Purtroppo si nota anche se sono vestito. Forse l’hai notata e, siccome sei educata e gentile non me l’hai detto per non mettermi in imbarazzo…” sussurrò Luca. “ Voglio che sia tu a dirmi cosa ti imbarazza così tanto, solo così comincerai a superare il tuo problema. Dimmi di cosa stiamo parlando?” Luca continuava a tirarsi giù la, già abbastanza, sbrindellata felpa nel tentativo di coprirsi dietro, in una sorta di tic, un suggerimento tutto gestuale, laddove le parole gli avrebbero procurato una sofferenza insopportabile sperava che l’amica lo togliesse dall’imbarazzo che capisse e che si potesse continuare a parlare senza nominare mai l’oggetto del discorso, ma Renata attendeva implacabile.. “Stiamo parlando della parte del mio corpo più voluminosa ed indecente…” “ Luca non capisco, vuoi prendermi in giro?” “Stiamo parlando della parte dove ci si siede ” Il ...