I dolori di Luca -seconda parte
Data: 06/10/2019,
Categorie:
Feticismo
Autore: Paolo Vergani, Fonte: EroticiRacconti
... tono della voce del ragazzo si era fatto stridulo come nell’imminenza di una crisi isterica. “stiamo parlando delle grosse chiappe che mi porto dietro..non dirmi che non le hai notate..io l’ho fatto qualche giorno fa…guardandole allo specchio..” Renata tacque, pensando alla risposta, il momento era delicato Luca la guardava speranzoso, attendeva parole sincere ma continuava a sperare che agli altri il suo sedere non apparisse così indecente. “ Ho notato che non sei come quei ragazzi che hanno il sedere piatto, piccolo e striminzito, che a me fa schifo…” rispose scandendo dolcemente le parole. Lui la guardò gli occhi lucidi sul punto di piangere tanto gli era costato confessare quel suo complesso”ma il mio sembra quello di una ragazza..anzi credo che qualsiasi ragazza si vergognerebbe di possedere simili forme…” Renata gli si avvicinò e gli sedette accanto sinceramente intenerita, le sembrava di trovarsi davanti ad una timida fanciulla in crisi perché non accettava il proprio corpo, un’amica da consolare, magari accarezzandola e convincendola di essere più bella ed attraente di quanto credesse. Gli prese le mani dalle dita affusolate e lo baciò sulla guancia. “ Intanto dimmi da quando ti sei accorto di possedere quello Che hai definito un… grosso…. sedere.” Luca si asciugò le lacrime mentre iniziava a raccontare a Renata della frase della madre pronunciata mentre una studentessa di medicina collaboratrice della dottoressa Quarenghi, (Renata capì che si trattava di Simona), ...
... gli disinfettava la natica sulla quale era stata appena praticata un’iniezione: ”tutta salute..” Aveva detto. Una frase che l’aveva insospettito a cosa alludeva la madre? Forse la giovane studentessa aveva tradito con l’espressione del volto la meraviglia nel constatare una qualche anomalia nelle sue forme posteriori? Così tornato a casa, servendosi di due specchi, aveva finalmente visto. Tutta salute si riferiva alla floridezza, alla opulenza del suo sedere, da allora era cominciato il calvario. “ Devo supporre che fare le iniezioni ora ti provochi una sofferenza supplementare?” “ Solo Dio lo sa…” sospirò Luca arrossendo come un peperone. “ Se te le facesse un dottore maschio? Ti vergogneresti lo stesso?” Gli chiese Renata col tono di chi vuole vederci chiaro per trovare una soluzione. “ Ci ho pensato…e mi ha sorpreso rendermi conto che sarei altrettanto imbarazzato…sai ora quando devo cambiarmi nello spogliatoio della palestra aspetto di essere solo… il vedere i miei compagni con i loro fianchi stretti, le spalle larghe . Quei sederi piccoli e muscolosi…certo c’è anche qualcuno grasso..ma è pur sempre virile….nessuno ha membra da femminuccia come le mie..ed un sedere…” “ Forse con un maschio soffriresti di più, inconsciamente entreresti in competizione…senti, per pura curiosità, come hai potuto ignorare sino ad ora l’aspetto delle tue forme posteriori? Prima di uscire non ti controllavi dietro? Io lo faccio sempre, se non altro per i capelli…” “ No. Mi fidavo di mia madre è ...