1. Quando l'amore non ha limiti


    Data: 17/10/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales

    ... ma proprio non mi ci trovo. Hanno tanta fretta… Vogliono solo il culo… A volte neanche ti guardano… No, non mi vanno… Guarda te… continui a guardarmi le gambe perché ti piacciono ma non me le hai ancora toccate… Un ragazzo al tuo posto mi avrebbe già tolto gli shorts per guardarmi il culo e solo quello...”
    
    “Cazzo! E’ vero” pensò “continuo a guardargli le gambe...”
    
    “Vuoi la verità? Non so perché sono qui. Sai, non sono mai stato con un maschio e non pensavo di andarci mai. Non ho mai avuto interesse… Ma non riesco a non guardarti dalla finestra e adesso non riesco a staccarti gli occhi dalle gambe… e non lo faccio più neanche con le donne...”
    
    Questa volta il sorriso di Artù fu ancora più grande e divenne enorme come gli appoggiò una mano sul ginocchio. Da li cominciò a risalire fino al bordo del pantalone per poi ripercorrere quella lunga strada nuovamente fino al ginocchio. Sentiva la pelle calda e perfettamente liscia e gli piaceva, gli piaceva accarezzare quel corpo e lo fece più volte, scendendo anche all’interno coscia e trovandola ancor più morbida e vellutata.
    
    Ma quel delicato passaggio era una sensazione assai piacevole anche per Artù che, per agevolarlo, accavallò una gamba sull’altra. La mano scese così sotto il ginocchio, apprezzando il polpaccio levigato e il piccolo piedino leggermente freddo. Come si trovò ancora sul bordo del vestito Artù si alzò e aperta la corta cerniera e fatto saltare il bottone, con sinuosi movimenti dei fianchi lasciò scendere ...
    ... il pantaloncino fino alle caviglie per poi scavalcarlo lasciandolo sul pavimento. Si ritrovò così davanti agli occhi le parti più intime di quel ragazzo e rimase incantato a fissarle. E questo era anche quello che voleva il suo giovane amico. Quello che ammirò era un corpo perfettamente glabro e un piacevole pene appoggiato su due turgidi e minuti testicoli. Era la prima volta che si trovava così vicino ai genitali di un altro maschio ma la cosa non lo turbò perché provò un irrefrenabile desiderio di allungare la mano e stringere tra pollice ed indice la punta. Era calda e delicata, cedevole sotto la pressione delle due dita. Il buchino si allargò leggermente lasciando uscire una minuscola goccia luccicante. Non riuscì a resistere e fece scorrere la pelle che lo ricopriva all’indietro fino a scoprire completamente il glande e si fermò ad ammirarlo.
    
    “Ti piaccio?”
    
    Non capì nemmeno lui come gli venne quella risposta: “è così piccolo e delicato che fa tenerezza...” che piacque tanto ad Artù che ritornò a sedersi accanto al suo ospite, appoggiandosi contro di lui.
    
    Il trovarselo contro lo inibì e lo riportò alla realtà, quasi spegnendo quel magico momento. Non rimise le mani su quello splendido corpo e si sentì persino a disagio.
    
    “Ma cosa sto facendo? Ma ti rendi conto? Sei qui mezzo nudo e io...” Non riuscì a finire la frase perché gli chiuse la bocca con un bacio. Gli appoggiò una mano sulla guancia quasi per respingerlo ma trovandola così liscia e delicata finì per ...
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