1. Quando l'amore non ha limiti


    Data: 17/10/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales

    ... accarezzarla mentre le loro lingue cominciarono ad intrecciarsi. Si baciarono a lungo perché nessuno dei due voleva staccarsi per primo. E se con una mano continuava ad accarezzargli il viso, l’altra riprese a scorrere sulle gambe.
    
    Anche Artù appoggiò le sue su di lui e dopo un generico girovagare un po’ dappertutto, giungendo… li, si accorse che Raoul era decisamente eccitato e, tra le gambe, aveva un duro bastone. Lo sentì schiacciato e compresso e decise di… liberarlo. Le dita affusolate e lunghe aprirono con sicurezza la patta facendolo letteralmente saltar fuori. Lo afferrò e iniziò a far scorrere la pelle dall’alto al basso facendo sussultare l’uomo che interruppe il bacio. Si fissarono in silenzio anche se le mani di entrambi non si fermarono.
    
    Il primo a sussurrare fu Artù: “ ti desidero tantissimo. Tu mi vuoi?”
    
    Solo mezz’ora prima avrebbe detto no, ma adesso non seppe rifiutare e protese nuovamente le labbra verso quelle dell’altro. E ripresero a baciarsi. Lentamente la camicia dell’uomo si aprì, la corta maglietta di Artù finì sul divano e, piano piano anche tutto il resto liberando i lori corpi che, ormai nudi, si spostarono sul letto.
    
    Raoul lo strinse a sé ed entrambi si legarono in un interminabile abbraccio.
    
    Ci furono intensi baci e languide carezze, lingue tese ad esplorare le più segrete parti dell’altro e bocche avide di assaggiare nuovi sapori. Ogni zona erogena fu scoperta e percorsa e li portò ad un livello di piacere elevatissimo. ...
    ... Soprattutto ci fu tanta tenerezza, tanto calore ed un profondo rispetto reciproco.
    
    Per Raoul quel ragazzo era la sua tenera ed inaspettata amante giunta da chissà dove per fargli scoprire nuovi orizzonti mentre per Artù quell’uomo era il suo anfitrione che con l’esperienza dell’età gli stava aprendo nuove visioni dell’amore, utopiche fantasie che mai pensava di poter toccare con mano.
    
    “Mi vuoi?”
    
    “Ti ho già! Sei mio, ma anch’io sono tuo. Mi hai fatto scoprire l’amore, quello universale...”
    
    Gli sorrise e ripeté l’invito, sembrandogli strano che tutto quel piacere non era frutto di sodomia: “mi vuoi prendere?”
    
    “Ti ho già preso...”
    
    “Si, ma vuoi mettermelo dentro?”
    
    “Pensi che così godremo di più?”
    
    Rimase silente e pensieroso. Nessun maschio, almeno fino ad ora, aveva rifiutato il suo culetto e questo gli sembrava incredibile. Tutti, ma proprio tutti volevano solo quello da lui…
    
    “Se questo ci farà godere ancora di più… si...”
    
    Gli si mise di fianco e, riprendendo a baciarlo, trovò un modo di appoggiare il suo pene sul buchino e con estrema gentilezza e attenzione iniziò a penetrarlo. Fu facile. E, mentre le loro bocche continuavano ad appartenersi fu dentro quel giovane corpo e iniziò a muoversi con abilità e bravura e contemporaneamente strinse nella mano la verga del suo tenero amante iniziando a masturbarlo con un sincrono movimento.
    
    L’esperienza si trasformò in maestria che portò quei corpi a vibrare assieme a lungo.
    
    “Avvisami quando stai per venire, ...
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