1. Tendenzialmente donnaccia


    Data: 18/10/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Miriana

    ... molteplici attitudini sessuali, si era impegnato ad accarezzarmi la mano che avevo posato sul tavolo. “ Se continuerai a palpeggiarmi in questo modo mi costringerai a rinunciare al dolce della pasticceria in attesa di ricevere quello tuo, naturale ! ” lo sollecitai, strizzando l’occhio. Sembrava che non attendesse altro. Immediatamente, chiese il conto, e dopo aver pagato, chiamò l’autista con il telefonino ordinando di venire immediatamente a recuperarci. Con il mio atteggiamento volitivo, quasi morboso, senza volere avevo messo in pericolo l’incontro di mio fratello con Clara. Sicuramente, Antonio, avrebbe affrettato il nostro rientro per portarmi a letto, e ciò, significava che avremmo sorpreso sua sorella fra le braccia di mio fratello, se non di peggio, così, non appena siamo saliti in macchina, mi sono avvicinata a lui e gli ho sussurrato in un orecchio: “ Voglio che mi scopi in macchina, mentre viaggiamo, e non in periferia, ma in centro città ”. – “ Okay, piccola …! Ma comunque nessuno potrà vederci dall’esterno, visto che anche i vetri laterali sono oscurati ” rispose lui, di rimando, dispiaciuto perché non poteva esaudire il mio desiderio esibizionistico. Se non altro, avevo rimandato il nostro rientro a casa e, certamente, avrei trovato qualche scusa per far si che il nostro rapporto sessuale durasse tantissimo. Com’era prevedibile, mentre mi sistemavo per prenderlo in bocca e renderlo abile alla penetrazione, l’autista si era sistemato lo specchio retrovisore in ...
    ... modo da non perdersi nemmeno una immagine del nostro rapporto, giungendo fino a lasciarsi sfuggire lamenti goderecci quando, dopo avermi sistemata alla pecorina, Tony, mi aveva invasa con la forza di un toro mentre cavalca la sua vacca. Posizione così piacevole da causarmi orgasmi multipli e sempre più la voglia di donarmi al mio animale da monta senza tabù di sorta. Avrei fatto tutto ciò che lui desiderava da me, anche lasciarmi fottere dal suo autista, se solo me lo avesse chiesto. Cosa che, sfortunatamente, non accadde. Invece, mentre eravamo in mezzo al traffico, nella strada più famosa della città, affiancati da un furgone, lui abbassò il finestrino laterale lasciando all’autista dell’automezzo di godersi la mia nudità impalata senza tregua. Per un attimo soltanto ero rimasta interdetta, smarrita per il gesto inatteso fatto da Tony, ma poi, la sorpresa, ebbe l’effetto che lui aveva previsto, ovvero, di farmi eccitare oltre l’inverosimile fino al punto da iniziare a urlare dal piacere. Subito dopo Tony aveva chiuso il finestrino per non correre rischi eccessivi, semmai fosse passata una pattuglia di carabinieri. L’autista del furgone ci inseguì a lungo, fino a quando il fratello di Clara ordinò all’autista di dirigersi fuori città e di seminarlo; cosa che gli riuscì ma soltanto parecchi kilometri dopo, quando ormai eravamo nei pressi del lago maggiore dove, “guarda il caso” il bel nobile, possedeva una villa proprio a due passi da Arona. Ovviamente, un po’ per l’ora tarda ...
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