La pornografia e la consapevolezza
Data: 02/11/2017,
Categorie:
Trans
Autore: claudia_cross, Fonte: Annunci69
... chiacchierò superficialmente di cose che “si raccontava” piacessero ai ragazzi.
Non ebbi modo di ripensare a quell'episodio per alcuni anni, fino a quando avevo 14 anni e scoprii un cuginetto più grande di me che aveva dei giornalini “pornografici” nascosti in qualche suo posto segreto. Questo cuginetto mi raccontò che cosa fossero realmente quei giornalini, di cui mi disse alcuni nomi e di cui mi disse anche che erano proibiti ai minorenni.
Quei discorsi fecero nascere in me la curiosità, che cercai di tenere sopita il più possibile.
Un giorno però decisi che anche io volevo avere uno di quei giornalini per scoprire davvero cosa ci fosse dentro, quali misteriosi segreti, quali piaceri proibiti celasse al suo interno e, nonostante morissi dalla paura e dalla vergogna, mi feci coraggio e decisi di trovare un'edicola disposta a vendermi uno di quei giornali.
Mi allontanai il più possibile da casa perché non volevo che l'edicolante mi conoscesse e non volevo incontrare per strada qualche amico o conoscente che potesse scoprire le mie intenzioni.
Finalmente trovai una piccola edicola in un vicolo e mi feci coraggio, avvicinandomi e respirando per rallentare il cuore che mi batteva a mille.
All'interno dell'edicola c'era un uomo sulla cinquantina, grosso e pelato, che stava lì a vendere i giornali. Aveva una faccia seria e mi incuteva un certo timore, soprattutto perché io all'epoca avevo 14 anni.
Tra i vari titoli che mio cugino mi aveva elencato ...
... ricordavo un giornalino che si chiamava “playboy”, così con la voce fioca rotta dal timore chiesi all'edicolante
Ero convinta che l'edicolante si rifiutasse di vendermi un giornale proibito ai minorenni e addirittura che potesse chiamare i carabinieri per denunciarmi, così quando mi sentii dire “non lo abbiamo” pensai che fosse una scusa per non vendermi quello che avevo richiesto.
Invece l'uomo continuò la frase, dicendo “ma se vuoi abbiamo degli altri mensili...” e iniziò ad elencare una serie di titoli di cui io ignoravo totalmente il contenuto.
Non seppi cosa rispondere, l'unica cosa che compresi era che quell'uomo era disposto a vendermi un giornalino proibito e chissà come mai non si era accorto che io ero minorenne.
L'edicolante notò la mia indecisione e per aiutarmi mi disse che se volevo me ne avrebbe consigliato uno lui.
Io presi quel consiglio come quello di un sommelier che sa indirizzare il proprio cliente verso il vino migliore, e così fui grata di accettare il consiglio di quell'uomo.
Non ricordo il titolo di quella pubblicazione, ma ricordo esattamente le parole che seguirono quando l'edicolante mi consegnò il giornalino: “se vuoi portalo a casa e leggilo, poi nei prossimi giorni torna, così mi dici se ti è piaciuto e se non ti è piaciuto te lo cambio con un altro”.
Non potevo credere alle mie orecchie, così afferrai il giornalino e praticamente scappai vergognosamente per ritornare a casa evitando di fare le strade principali, nemmeno fossi un ...