Ricordi di pivello. 02. settimana bianca
Data: 19/10/2019,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: pierpatty6151
... continuare.
L'accappatoio, con moto proprio, continua a scendere lentamente. Scoprendo i prorompenti e sodi seni, valorizzati dai duri capezzoli, che somiglino a piccole fragole, tutte da baciare e mangiare.
Il mio amichetto apprezza e continua a indurirsi, sollevando la coperta.
"Vedo che piaccio al tuo biscottino... non toccarlo... a lui ci penserò io".
Agitato, non perdo un suo minimo movimento. L'accappatoio continua lentamente a scendere liberando la lisca pancia con il meraviglioso ombelico che sembra una rosa. Un'altra fermata dell'accappatoio, mentre non si ferma il lento, sinuoso, erotico ballo.
Faticando tengo le mani distanti dal mio cazzo, che ormai è durissimo.
Con un gesto veloce lascia cadere l'indumento. Escono le gambe muscolose diritte come fusi. Solo la patatina rimane nascosta dal nero tanga semitrasparente.
Si avvicina e con una mossa veloce fa svolazzare via la mia coperta. Sono in tuta, afferra la maglia e strattonandola la toglie. Infila una mano sotto i pantaloni e afferra il mio duro cazzo. Mentre con l'altra tira giù i pantaloni. Mi sento ridicolo: ho il cazzo duro con i pantaloni a mezza gamba. Tira i pantaloni e mi lascia nudo. Con uno scatto fellino sale in piedi sul letto. La guardo dal basso all'alto, sono attratto dal contrasto del nero tanga infilato nelle chiappe e la rosea pelle di Anna.
Ordina: "Strappale".
Con riverenza prendo il tanga a due mani e tiro. La stoffa cede e mi ritrovo con il fortunato pezzetto di ...
... pizzo in mano. Appare la cortissima, ordinata, profumata peluria bionda, ultimo baluardo per la figa. La quale non vuole protezione, ma desidera di essere mostrata, e godere.
Si abbassa un po' allargando le gambe lasciandomi ammirare il capolavoro della natura: la figa a labbra aperte. Continua lentissima ad abbassarsi.
Allungo le mani, voglio accarezzarla.
"Fermo non si tocca... aspetta e vedrai che ti combino".
S'inginocchia su di me, mi afferra e mi blocca entrambi le mani con le sue. Ci guardiamo seri-seri negli occhi. Si sistema sopra il mio cazzo che vuol raggiungere velocemente la figa.
"Ti ho detto di star fermo"
Il mio diritto cazzo punta la sua figa. Ma si ferma.
Lei scende il minimo, sento la mia cappella sfiorare le vogliose labbra che si allargano per farlo entrare. Invece lei gioca ad accarezzare la cappella con la figa calda e bagnata. Si ferma e mi lascia sull'ingresso voglioso.
"Vuoi essere sverginato?"
Urlando "Siiiiii". E' una vera tortura sessuale. Sono bloccato, con la cappella che pulsa vogliosa di entrare nell'umano paradiso.
Finalmente, Lei decide di scendere e lentamente le labbra si schiudono ed entro, un viaggio infinito, nella scivolosa, calda, sconosciuta figa.
E' l'esplosione dei sensi. Non ho mai e forse non proverò mai più, la meravigliosa emozione di essere avvolto dalla mia prima figa.
E' tutto dentro, Lei si ferma e mi tiene fermo dentro di lei aspirando godimento. Poi risale e lo fa uscire. Ridiscende ed ...