Luana XI - Galeotto fu il traghetto
Data: 23/10/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: VicentinoGrey
... Luana. - Dai, fammelo venire duro…è meno lungo di quello che hai nella fica, ma il mio è più grosso. Luana vedeva il membro penzolare tra le gambe muscolose di Yousef e non sapeva cosa fare. Indugiava. Il suo cervello e la sua dignità le dicevano di rifiutarsi; l’istinto e l’eccitazione che aveva impregnato ogni cellula del suo corpo le suggerivano di accontentarlo. Accadde un fatto inaspettato che la sorprese, la sconcertò e le fece provare la pessima sensazione della paura. Uno schiaffo la colpì sulla guancia destra e non appena raddrizzò il viso, stupefatta per quello che aveva subito, una seconda sberla la fece girare dall’altro lato. - Allora, me lo succhi o no? Luana sentiva lo sfogo della pelle colpita dai ceffoni, ma non reagì, incapace di comprendere il perché di quella violenza che riteneva di non meritare. Un altro schiaffo la raggiunse nuovamente, e poi un altro ancora. - Apri la bocca, troia – ordinò Yousef, mentre Haki continuava a scoparla. Luana sentì la pelle che bruciava sul viso, ma era sconvolta per quello che stava subendo che non riuscì a fare nulla. Guardava inebetita il viso ghignante di Yousef e il suo membro che nel frattempo si era indurito per lo stimolo dovuto alla brutalità con cui era stata trattata. Yousef le appioppò altre due sberle e vedendo che lo choc era stato così forte per la ragazza al punto da non farla reagire, le prese un capezzolo tra le dita, le sollevò la mammella di peso e cominciò a schiaffeggiarla. - Ahia! Mi fai male!!! – ...
... gridò allora Luana – basta, fermati…sono molto sensibile lì! Yousef mollò tutto e ripeté il trattamento con l’altro seno. - Prendimi il cazzo in bocca e io mi fermo – sibilò. Luana si ridestò dal blocco psicologico e iniziò a poppare il grosso glande del tuo aguzzino. - Ah ecco, così è perfetto! Brava, puttana bianca, continua così! Succhia bene il cazzone nero e mettici tanta saliva. Voglio scoparti anch’io dopo. - Smettila, Yousef! – lo richiamò il fratello – smettila di trattarla così: è una mia amica e vogliamo solo divertirci. Tu sei uno stronzo ad approfittarne in questo modo. Luana sentiva le guance e le tette bruciare per gli schiaffi, ma la sofferenza era mitigata dagli stimoli che gli davano i due membri. - Adesso basta pompare, cagna bianca. Scendi dal cazzo di Haki e mettiti a quattro zampe, come fanno le vacche, con le tette belle pendule. La ragazza arrossì nuovamente per la volgarità delle cose che sentiva, ma non ebbe la forza di reagire. Eseguì semplicemente quello che i maschi volevano da lei. La sua mente raziocinante era stata sopraffatta dall’istinto. Si odiava per questo, ma non sapeva come venirne fuori. Paura, incertezza e senso di sopravvivenza la convinsero che ubbidire era la scelta migliore. I rischi che Yousef perdesse la testa, se lei avesse chiesto aiuto, erano alti. E poi, tutto sommato, se lo avesse accontentato subito, avrebbe evitato gli schiaffi sui seni e soprattutto quelli in faccia, dolorosi soprattutto per la sua autostima. Si sfilò dal ...