1. Il ricatto 3°


    Data: 24/10/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: nh-paul

    ... prima volta. Poi vedrai che ti piacerà. E ogni volta che lo faremo, dopo che io sarò venuto, ti farò una cosa che piace a te, a tua scelta. Va bene? Ma tu mi devi promettere che non parlerai con nessuno di quello che facciamo. D’accordo?”
    
    E mentre parlava, Corrado non aveva smesso di accarezzargli il culo e la spalla, tanto che Michele aveva preso a muoversi, strusciando l’uccello sul letto.
    
    “Siamo d’accordo allora?”
    
    “Si” gli rispose la voce rapita del ragazzino “se mi proteggi anche da Angelo!”
    
    “D’accordo… ma tu stai per venire?”
    
    “Quasi… non posso?”
    
    “No! aspetta…” e lo voltò di forza “devi trattenerti, altrimenti ti faccio molto più male!”
    
    Questo convinse immediatamente Michele che si raddrizzò, abbracciandosi le gambe. Cercò di concentrarsi, di lasciar perdere le visioni arrapanti che stava avendo: Corrado che lo proteggeva e che gli faceva quello che a lui piaceva… aveva già delle idee. Non era preoccupato di ciò che stava per subire: Corrado non gli avrebbe fatto troppo male. E il dolore che gli infliggeva Corrado a lui piaceva: era proprio così. Piangeva solo per farsi coccolare. E poi avrebbero pensato insieme ad Angelo.
    
    Lo guardò mentre si spogliava e capì che Corrado era bello, non ci aveva mai pensato. Provò qualcosa che non capiva. Non sapeva esattamente, ma gli pareva di aver sentito che quando si ama, si sente battere il cuore più forte. E vedendolo sfilarsi la maglietta, togliersi i pantaloncini, abbassarsi gli slip, credette che il suo ...
    ... cuore dovesse scoppiargli in petto. Quando lo vide nudo davanti a sé, gli vennero le lacrime agli occhi. Voleva davvero essere il suo schiavo e l’avrebbe accontentato in tutto.
    
    Corrado l’accarezzò tra i capelli.
    
    “Adesso mettiti a pancia sotto e stai attento a non venire. Va bene?”
    
    Anche a Corrado tremava la voce per l’emozione.
    
    Riprese ad accarezzarlo ovunque e poi gli bagnò il culo di saliva. Glielo leccò e si fermò solo perché gli parve che il ragazzino stesse riprendendo a muoversi per venire.
    
    “Stai attento” gli disse e questo lo bloccò un'altra volta.
    
    Corrado gli stava inginocchiato fra le gambe aperte. Vedeva il buco bagnato, ancora leggermente allargato per le dita di prima, si passò più volte la mano piena di saliva sull’uccello.
    
    Ma voleva ancora una cosa: “Michele, girati”.
    
    Il ragazzo si alzò subito.
    
    “Leccami l’uccello!”
    
    Michele lo guardò smarrito, ma lui gli avvicinò di forza il cazzo alle labbra socchiuse e l’incalzò. Prima glielo leccò con esitazione, poi si arrese alla spinta e se l’infilò in bocca, arrivando a succhiarlo.
    
    Sentì brividi di piacere che gli annunciarono che anche lui era molto vicino all’orgasmo. Lo sentì tossire e glielo sfilò velocemente.
    
    “Va bene” disse “adesso rimettiti a pancia sotto e stai attento a non venire!”
    
    Quando l’ebbe un’altra volta davanti a sé, steso e a gambe aperte, si inchinò fino a sfiorargli il buco con la punta dell’uccello. L’appoggiò e fece un po’ forza. Era certo di non averlo mai avuto ...
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